Beni Culturali e Ambientali

Alfedena

By 30 Novembre 2022Dicembre 12th, 2022No Comments

<p><strong>Dove si trova</strong>: situato sulle rive del Rio Torto, ai piedi dei massicci della Meta e del Monte Greco, il paese si trova ad un’altitudine di 914 m.</p>

<p>L’appartenenza geografica e territoriale è al vasto territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio e Molise. Fondato dai Sanniti, con il nome originario di Aufidena, il paese sorge in un’area che ospitava una vasta necropoli di epoca protostorica.</p>

<p><strong>Perché visitarlo</strong>: Alfedena presenta una molteplicità di attrazioni e curiosità. La parte più suggestiva del paese è la natura che coinvolge la vista delle rive del rio Torto, il lago della montagna Spaccata e le cime del massiccio Meta. Luogo ideale per fare trekking ed escursioni, la località viene frequentata da turisti e vacanzieri soprattutto durante tutto il periodo della stagione estiva. E’ conosciuta come il paese dei Dottori, perché in passato vi era un elevato numero di laureati rispetto al numero di abitanti. Inoltre, i selciatori e scalpellini alfedenesi hanno ornato le strade e piazze di Roma, tra cui la storica piazza San Pietro, con i famosi sampietrini ottenuti lavorando la pietra. Alfedena è un paese ricco di feste e tradizioni; nello specifico sono due ad esprimere al meglio il suo vasto patrimonio di tradizioni, cultura e conoscenze: il 17 gennaio con i Fuochi di Sant’Antonio e la seconda domenica di luglio con la Festa di Santa Maria Salomè e San Pietro, patrono cittadino.</p>

<p><strong>Cosa vedere:</strong></p>

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<p>Torre ottagonale: uno dei simboli più noti del borgo, rappresenta i resti dell’antico castello medievale;</p>
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<p>Porta di Alfedena: consente l’accesso alla Piazza Sannitica e al nucleo antico del paese;</p>
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<p>Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: risale al Duecento ed è caratterizzata da una facciata di ispirazione romanica: più volte restaurata a causa dei danni della guerra, conserva tuttavia grandi mosaici sulla facciata e all’interno;</p>
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<p>Monumento ai Caduti: opera del 1924 realizzata per commemorare il tributo della popolazione di Alfedena alla prima guerra mondiale;</p>
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<p>Monumento al Selciatore: realizzato nel 1966 all’ingresso del parco pubblico comunale. Si tratta di un’opera commemorativa degli alfedenesi che per secoli si dedicarono a questo antico mestiere;</p>
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<p>Necropoli a valle dell’abitato e un’ampia acropoli a circa 500m di distanza che testimoniano oggettivamente l’esistenza di una città sannitica identificata usualmente con Aufidena;</p>
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<p>Museo Archeologico: dedicato alla memoria di Antonio De Nino, raccoglie oggi parte dei preziosi reperti provenienti dalle numerose tombe scavate nelle diverse aree della Necropoli di Campo Consolino.</p>
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<p><strong>Cosa mangiare</strong>: lullitte e faciule (gnochetti di acqua e farina con fagioli), agnello cacie e ova, frittata con la curatella (frittata con fegatini di agnello), viene mangiata il giorno di Pasqua, la pizza fritta (lunghi tortiglioni a spirale fritti, preparati con uova, farina, lievito, rosmarino, semi di anice, acqua e sale), anticamente veniva offerta a tutto il paese per il matrimonio, la zuppa della sposa (brodo di carne con indivia, pezzetti di pane fritti, scamorza tagliata a dadini e polpettine di carne), veniva preparata il giorno dopo il matrimonio, ru pezzelocchere (pasta del pane con uova, zucchero, anice e buccia di limone).</p>