
<p><strong>Dove si trova</strong>: sorge su uno sperone roccioso ai piedi del Gruppo della Montagna Grande, all’inizio della Valle del Giovenco dove il fiume omonimo ha le sue sorgenti.</p>
<p>La posizione strategica da sempre ha rappresentato una delle più importanti vie di penetrazione verso la Marsica interna. A tre chilometri da Bisegna si trova la frazione di San Sebastiano.</p>
<p><strong>Perché visitarlo</strong>: borgo di antiche origini, formatosi a partire dai secoli XI-XII in seguito al fenomeno dell’incastellamento. Conserva alcuni motivi di interesse artistico e storico di impronta sei-settecentesca. Situato all’estremità settentrionale del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è soprattutto punto di partenza di numerosi itinerari che portano i visitatori alla scoperta della zona più verde della regione.</p>
<p><strong>Cosa vedere</strong>:</p>
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<li><strong>Chiesa di Santa Maria Assunta</strong>: chiesa parrocchiale risalente tra il XIV e il XV secolo. Oggi si presenta decorosa ed accogliente in quanto negli ultimi anni è stata completamente rinnovata. Dal 2002 è stato avviato un progetto di valorizzazione iconografica <strong><a href=”http://www.affreschibisegna.com/amenities.html”>attraverso la realizzazione di un ciclo di affreschi</a></strong>.</li>
<li><strong>Chiesa di San Giovanni Battista</strong>: piccolo complesso, legato alla figura di S. Giovanni Battista, composto da una piccola chiesa, una grotta e un fontanile. La mattina del 24 giugno i fedeli si bagnano alla fonte con l’acqua ritenuta miracolosa per curare le malattie della pelle e per compiere il rito originale del “comparatico” (i”compari”si bagnano le mani, se le stringono e “si fanno a compare” esclamando 3 volte “compare”;</li>
<li><strong>Palazzetto Gentilizio</strong>: unico nel suo genere, è riconducibile allo stile barocco lombardo. Dell’antica residenza gentilizia sono rimasti i muri perimetrali. La facciata principale mostra un bel portale di ingresso, un balcone con balaustra in ferro battuto e, a livello del primo piano, due finestre decorate con un motivo a forma di conchiglia;</li>
<li><strong>Torre dell’orologio</strong>: databile intorno metà del XII secolo. E’ la torre campanaria dell’originaria chiesa di Santa Maria Assunta;</li>
<li><strong>Chiese di San Pancrazio</strong>, Santa Maria delle Grazie e Santa Gemma, San Sebastiano al fiume, Madonna di Loreto nella frazione di San Sebastiano dei Marsi;</li>
<li><strong>Centro Visita del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molis</strong>e: illustra il progetto “Uomini e alberi raccontano”, attraverso quattro specie di piante ognuna delle quali è legata ad un percorso guidato nella splendida Valle del Giovenco.</li>
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<p><strong>Cosa mangiare</strong>: Sagn’ i cic’, Segn’ i fascioj, Frascarej, Segn’ stracciat’ ch’iocchj d’rapa, Gnicchitt’ bienc’ Mar’ (interiora di agnello compreso budelline e rete con: guanciale, salsiccia, uova, cipolla, aglio, prezzemolo, sale e pepe), Tra i dolci Ciambllat’, Ciambllitt’, Fiatun’, Ferratelle.</p>
<h6>L.T. 22-03-2021</h6>