Tagliato in due dal fiume Turano, il borgo di Carsoli è incastonato in un paesaggio ricco di bellezza. Immerso nella natura dei Monti Carseolani, sul versante settentrionale della piana del Cavaliere, alle pendici del Monte Fontecellese, la sua storia antica e ricca di avvenimenti vi lascerà a bocca aperta.
Alle sue origini questo borgo portava il nome “Carsioli”, località sottomessa dai romani alla fine del IV secolo a.C. Origini, dunque, antichissime, come potete vedere. La sua storia, come buona parte dei territori dell’Italia centrale, è segnata dalle invasioni dei Longobardi, che ne detengono il controllo per tutto il medioevo, saccheggiando e distruggendo. Furono i Franchi a liberare il borgo da questa quotidiana tortura, ed in particolar modo ottenne un ruolo centrale grazie alla scelta di Rainaldo conte dei Marsi di stabilirsi nel paese.
Fu proprio lui a donare al monastero sublacense la Chiesa di Santa Maria in Cellis, edificata ad opera dei monaci di San Romualdo. Potrete visitarla e apprezzare la sua bellezza, tra cui spicca l’opera più importante e degna di nota del XII secolo è certamente il portale in pietra che conserva la sua forma originaria tipica dell’architettura benedettina con ricche decorazioni vegetali ed animali.
Ad opera dei conti dei Marsi fu fatto edificare anche il Castello di colle Sant’Angelo, intorno all’anno mille, proprio con lo scopo di proteggere il borgo. I suoi resti sanno ancora narrare quelle storie, tra lotte, strategie e battaglie. Il castello è conosciuto anche come Forte de’ Leoni, a ricordo di un signore feudale passato alla storia per il suo dominio particolarmente violento. L’elemento più antico è la torre presente all’angolo tra le due mura di cinta. Sono presenti altre due torri quadrangolari, alla fine dei due bracci del recinto. Nel XIV secolo passò sotto il dominio degli Orsini, a cui seguirono i Colonna. Una testimonianza storica di grande rilievo, che potrà farvi rivivere pienamente la storia antica di Carsoli e dei suoi signori.
Avete sentito che bella storia questo caratteristico borgo abruzzese, e quale importanza ha avuto nella regione? Ma non finisce qui ciò che ha da offrirvi. Per gli amanti delle escursioni e della natura sarà inevitabile soffermarsi nella Riserva Naturale Grotte di Pietrasecca, dove è possibile fare escursioni, anche guidate, andando alla scoperta di grotte, geositi e sentieri incantevoli. La riserva, che si estende per circa 110 ettari nella Piana del Cavaliere, istituita nel 1992, insiste nell’area dei Monti Carseolani e in quelle limitrofe, nel comune di Carsoli. Obiettivo della Riserva è quello di tutelare le peculiarità dell’area carsica, nella quale sono presenti la Grotta dell’Ovito e la Grotta del Cervo, frequentate dalla preistoria all’età romana ed abitate dalla fauna cavernicola. A primavera, le rigogliose faggete che fanno da sfondo alla cascata rappresentano uno spettacolo da non perdere.
Se vi trovate in visita nel mese di giugno, potrete assaporare i cecamariti, un piatto tipico celebrato nella sua omonima sagra, a cui potrete accostare l’assaggio di altri piatti del territorio, quali orapi, pizza rentorta, pasta fatta in casa con sugo di pomodoro o una squisita pecora al cotturo. Nel mese di ottobre famosa è, invece, la sagra della castagna.