Beni Culturali e Ambientali

Castel Frentano

By 30 Novembre 2023No Comments

Non potete terminare la vostra vacanza in Abruzzo senza aver fatto una tappa a Castel Frentano, riconosciuta capitale del bocconotto
Siete a sud di Lanciano, nella storica “Frentania”, oggi Val di Sangro, su cui il borgo si erge.
Tra palazzi storici, chiese e antiche mura difensive, si aprono forni e pasticcerie con le vetrine addobbate di questo dolce iconico dall’origine misteriosa, citato per la prima volta nel 1930 dall’autore del Dizionario abruzzese Domenico Bielli, che scrive così: “buccunotte, pasticcino di forma rotonda con ripieno di miele, crema, cioccolata, panna montata o altro”.

Assaggiate il pasticcino di pasta frolla, che subito vi conquista per la sua friabilità e per quel cuore invisibile di cioccolato, che si scioglie lentamente sotto il palato, regalandovi un irripetibile momento di felicità.
La deliziosa tartelletta – preparata con farina, zucchero, olio extravergine d’oliva, e farcita con una crema compatta a base di cioccolato fondente, mandorle e cannella – nacque probabilmente quando in Europa arrivò il cacao, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, grazie alla creatività e all’abilità culinaria di chi poteva permettersi dessert e dolci per chiudere in bellezza un pranzo o una cena. 
Chiudete gli occhi e immaginate la scena di una fila di donne con le teglie di rame sulla testa procedere verso il forno comunitario del borgo per cuocere ciascuna “i dolci della festa”. 
E il bocconotto di Castel Frentano vi sembrerà ancora più buono.

Il centro abruzzese, che si presenta moderno per la maggior parte delle sue abitazioni, era chiamato un tempo Castel Petrino, perché forse fondato da un Petrino longobardo verso l’anno Mille; quindi, fu distrutto e ricostruito col nome di Castelnuovo e così si chiamò fino al 1863. Due frane qualche anno dopo lo colpirono abbattendo parte dell’abitato. 
Se raggiungete la parte alta del paese scorgete tratti delle fortificazioni medievali, quindi affacciatevi dal terrazzino panoramico di via della Rosa, ricavato dal basamento di un bastione difensivo, e respirate tutto il panorama sulla Val di Sangro.

Visitate ora la parrocchiale di Santo Stefano, settecentesca, al cui interno sono custoditi un organo barocco e interessanti pale d’altare, poi raggiungete in contrada Castellina la neoromanica chiesa di San Rocco, dal portale monumentale e dal soffitto decorato a cassettoni. Fu costruita nella seconda metà del XVII secolo e ristrutturata nel XX secolo. Alle sue spalle, con vostra sorpresa, si manifesta una bella fontana realizzata nel 1977. 

Cos’altro vedere:

  • La chiesa di Santa Maria Assunta
  • Palazzo Vergilij
  • Palazzo Crognale
  • Palazzo Cavacini