Cerchio è un piccolo borgo abruzzese della Marsica, immerso nella natura del Parco Naturale Regionale del Sirente Velino, dove il paesaggio si distende verdissimo fino ad innalzarsi nei rilievi che accompagnano la linea dell’orizzonte.
Ma sentite un po’ che cosa narra una leggenda sulle antiche origini del borgo! Pare che, secondo alcuni racconti, le prime case furono costruite intorno ad un teatro realizzato dagli antichi romani per celebrare l’incoronazione dell’Imperatore Claudio. Questa volontà di lode è legata all’opera fondamentale di prosciugazione del Fucino, nel 51 d.C., indispensabile per la qualità della vita degli abitanti. Sarà davvero esistito questo teatro? A noi piace pensare che fosse anche un punto di riferimento per le zone circostanti.
Il borgo ha, poi, avuto il suo massimo sviluppo in epoca medievale, grazie anche al succedersi di vari signori, sia della famiglia Colonna sia della famiglia Piccolomini. Nel 1591 furono questi ultimi a cedere la proprietà dei territori a Camilla Peretti, sorella di Papa Sisto V.
Una ricca e avvincente storia ha caratterizzato questo meraviglioso paese, importante teatro nei diversi secoli, da quelli più antichi fino ai giorni nostri. Questa preziosa cassaforte ha da offrirvi più di un gioiello da ammirare. Seguiteci!
Di rilevanza storica, oltre che artistica, è la Chiesa di San Bartolomeo, che incontrerete nella vostra gradevole passeggiata. Risalente al XIII secolo, è citata nella bolla papale del 1302 di Papa Bonifacio VIII. Dell’antica struttura rimangono il portale cinquecentesco, alcune statue in terracotta e una croce. Vi invitiamo a partecipare alla caratteristica festa cittadina che ne ricorda l’evento, il 24 agosto: il borgo risplende e accoglie i visitatori con un corteo storico di dame e cavalieri dai tipici vestiti medievali seguito da sbandieratori. Non potrete desistere dal prendere parte ad una celebrazione storica così coinvolgente, un breve balzo nel passato proprio nel cuore dell’Abruzzo.
Proseguendo nel vostro giro, e anche nelle epoche storiche, vi invitiamo a soffermarvi nella Chiesa della Madonna delle Grazie. Costruita insieme al convento degli agostiniani, risalente al XVI secolo. Il colore dominante è il bianco, presente sia nella facciata esterna sia nelle pareti interne, dove sono appesi dei quadri raffiguranti la vita della Madonna delle Grazie. All’interno dell’ex convento agostininao troverete, inoltre, il Museo Civico, formato da più sale espositive, dove sono riportati i reperti della civiltà contadina, dei mestieri locali, reperti etnografici e una mostra fotografica della Repubblica Italiana, in un racconto materico ed emozionante di questo territorio e della sua gente. Negli scantinati della struttura potrete ammirare anche i reperti dell’arte sacra Teatro Comunale “Nicola Calipari”.
In un borgo così bello e così ricco di storia, secondo voi, le offerte culinarie come potranno essere? Eccellenti, ovviamente. I momenti in cui poterne godere sono molti, soprattutto nella stagione estiva, grazie alle tante feste e sagre organizzate. La tradizione gastronomica di Cerchio è particolarmente legata ai territori della provincia aquilana e alle usanze della terra e degli antichi mestieri. Vi suggeriamo di assaggiare il caciofiore aquilano, un formaggio che somiglia al pecorino, dalla stagionatura media, morbido e dall’aroma delicato.
Cosa aspettate a venire? Cerchio vi attende a braccia aperte.