La Chiesa della Madonna della Misericordia è una preziosa testimonianza di pittura monumentale. Fu edificata nel 1348 a ringraziamento della Vergine della Misericordia per lo scampato pericolo dalla terribile pestilenza che infierì su tutta l’Italia nel 1347 (la stessa di cui parla Boccaccio nel Decameron). Il carattere rinascimentale si riscontra soprattutto nella nitida geometria dell’interno dove gli elementi strutturali sono impaginati secondo canoni di armonia aritmetica. Un’unica spaziosa navata spartita in due campate con volta a crociera e si raccorda alla vasta abside mediante un arone dal folto risalto geometrico. Una parte degli affreschi all’interno è andata perduta a causa delle ferite inferte dal tempo e dall’inerzia degli uomini, ma un accurato restauro ha restituito la parte restante allo splendore cromatico originario. Il ciclo di affreschi sviluppa il tema della Redenzione dell’Umanità che culmina nel trittico dell’abside su cui sono raffigurate scene della Crocifissione. Sullo sfondo è dipinto il panorama di Tortoreto con la porta principale, le torri, i torrioni, le mura merlate, il mare con i navigli. Sulle pareti si individuano scene della Passione mentre i riquadri centrali delle pareti attigue all’ingresso sono occupati al centro da due grandi altari, su cui sono raffigurati, a sinistra la Vergine della Misericordia, con ai lati S. Antonio di Padova e S. Rocco, a destra la Natività con S. Caterina. Al centro della volta il Cristo Risorto, nelle vele i quattro Evangelisti e, nella vela sovrastante la porta, la Madonna che medita la Bibbia.