La Chiesa di S. Domenico venne costruita nel secolo XII dai padri Scolopi al tempo del loro fondatore San Giuseppe Calasanzio.
L’attuale chiesa di San Domenico è la ex chiesa di Sant’Anna degli Scolopi, da non confondere con l’antica chiesa di San Domenico, demolita negli anni ’60-’70 dell’Ottocento in seguito alla legge di soppressione degli Ordini Mendicanti, e al cui posto oggi è il palazzo della Prefettura.
La facciata in pietra, dalle linee semplici e classiche, si snoda su due ordini ed è fiancheggiata dal campanile in cotto del XVIII secolo.
L’interno, a navata unica con cappelle laterali, presenta ricche decorazioni architettoniche in stucco accanto ad opere originarie o provenienti dalla precedente chiesa di San Domenico, ormai distrutta. Pregevoli le decorazioni a tema biblico, opera di G. B. Gianni, architetto stuccatore lombardo. Nella prima cappella di destra, si ammirano le storie del figliol prodigo e la punizione di Adamo ed Eva, mentre sulla volta sono raffigurati il sacrificio di Isacco e la lotta di Giacobbe con l’angelo. Sulle pareti della seconda cappella troviamo l’Annunciazione e la nascita della Vergine. Sul lato sinistro della navata San Martino. Degna di nota è la pala di San Giuseppe Calasanzio, dipinta, nel 1790, da Giacinto Diana e la tela del Santissimo Rosario, opera di Giacomo Farelli del 1679. Pregevole è anche il pulpito con intarsi in radica insieme allo scenografico altare in marmo policromo e al monumentale organo settecentesco. Sulla volta a botte della navata, intonacata di bianco, spicca un’ampia ellisse che simula una cupola.
Dal presbiterio si accede al Museo Diocesano d’Arte Sacra che custodisce opere provenienti principalmente dalla Cattedrale e dal palazzo del Comune, un Crocifisso ligneo della seconda metà del ‘400, il busto ligneo di S. Antonio risalente al ‘500 e frammenti di affreschi dei secoli XIV e XV.