La chiesa di Santa Maria delle Grazie (sec. XVI) caratterizzata nella facciata da un ricco portale rinascimentale in pietra calcarea datato 1540 e da un rosone, scolpito nel 1585, le cui colonnine radianti sono andate perdute.
L’interno, diviso in tre navate da piloni cilindrici in pietra, conserva alcuni altari dell’epoca con decorazioni scolpite a grottesche, una pregevole statua di San Rocco, sull’altare omonimo, in terracotta policroma, “quasi certamente d’artefice paesano”, secondo Antonio De Nino che ne redasse la scheda nel 1890. Ricordiamo inoltre il monumentale tabernacolo ligneo, sempre del XVI secolo, dorato nel 1664 dal maestro De Picchi di Pescasseroli. Sull’altare maggiore è esposta, in sostituzione dell’originale trafugato nel 1981, la riproduzione dello splendido Trittico di Anversa, raffigurante l’incoronazione della Vergine con San Tommaso che riceve la cintola e gli Apostoli presso il Sepolcro, San Michele Arcangelo e San Francesco d’Assisi.
Si tratta di una tempera su tavola, di medie dimensioni, dove dominano il colore rosso e verde cupo su fondo oro, opera di un ignoto maestro della prima metà del XVI secolo, secondo alcuni studiosi influenzato dalla scuola fiorentina, ma più verosimilmente legato all’ambito marchigiano.