Beni Culturali e Ambientali

Chiesa di Santa Maria di Cartignano

By 30 Novembre 2023No Comments

La chiesa di Santa Maria di Cartignano risale all’ XI secolo come cella di san Benedetto, ossia una piccola chiesa di campagna che solo nel 1065 divenne un vero monastero. La chiesa divenne grancia di S. Liberatore a Majella e verso la metà del XVIII secolo passò ai monaci Celestini del Morrone. In seguito ad interventi di restauro nel corso dell’ultimo secolo è stato parzialmente ricostruito l’edificio, che oggi presenta un impianto rettangolare a tre navate divise da archi. E’ stata ricollocata in posizione originaria una finestrella che permetteva l’illuminazione dell’interno ed uno degli altari. Un altro piccolo altare in pietra si trova nella navata centrale. La chiesa termina in un’abside che all’interno era decorata da un affresco oggi conservato al Museo Nazionale di L’Aquila. Semplice ed austera la facciata che ha al centro un rosone costituito da otto colonnette disposte a raggi che collegano un cerchio centrale a degli archetti laterali. Accanto all’edificio si trovano resti di un’antica costruzione che poteva avere funzione di foresteria, tipica delle chiese tratturali o come abitazione dell’eremita, la c.d. “stanza del romito”. Oltre all’affresco dell’abside raffigurante Cristo benedicente in trono tra la Madonna e San Giovanni sono stati rinvenuti altri piccoli affreschi raffiguranti S. Nicola, S. Benedetto, S. Agata, S. Paolo, S. Amico, S. Mauro e S. Pietro, oggi conservati presso i magazzini del Museo di L’Aquila. In quell’occasione vennero recuperati anche altri pregevoli lavori di un certo valore artistico. Tra questi un bassorilievo lapideo che rappresenta il tema pasquale, oggi conservato nella chiesa di santa Rita a Bussi, la statua policroma della Madonna con il Bambino. Nella struttura muraria della chiesa sono stati rinvenuti blocchi di pietra locale con iscrizioni di epigrafi di età romana. Una di queste si trova sulla facciata principale a sinistra del portale e riporta un’epigrafe funeraria. Un’altra epigrafe funeraria si trova sul montante destro del portale della chiesa. La terza si trova sul muro esterno occidentale ed è una lunga iscrizione funeraria in otto linee sovrapposte.