Santa Maria di Valleverde, voluta da Leonello di Acclozamora e Jacovella dei Conti Ruggeri di Celano a metà del quattrocento, Sanctae Mariae de Valleviridi con il suo annesso convento dei Riformati di S. Giovanni da Capestrano fu terminata sotto i Piccolomini nel 1508.
Con il cinquecento, ad opera dei Piccolomini, la struttura cultuale fu arricchita da cappelle affrescate, cripta, coro ligneo, refettorio e due belle pale d’altare. Il convento con il bel chiostro, che arrivò ad ospitare fino a 50 frati, fu soppresso da Gioachino Murat nel 1809: danneggiato dal terremoto del 1915 fu restaurato nel 1932, restauro che permise il ritorno definitivo dei frati.
Attualmente parte del convento è utilizzato come centro polivalente con piccolo museo annesso e ricca Biblioteca.
Lo stemma dei sovrani di Aragona-Castiglia campeggia sulla facciata. Sull’architrave del portale è l’Agnus Dei con stendardo dei Piccolomini e iscrizione con data 1508 in latino, mentre nella lunetta superiore è un affresco raffigurante Madonna con Bambino tra i Santi Francesco e S. Giovanni da Capestrano.
Sul retro dell’edificio è l’elegante abside poligonale decorato da monofore tardo-gotiche. L’ interno francescano presenta tre cappelle laterali affrescate: la terza è dotata di pregevoli affreschi delle Storie della Vergine opera del pittore veneziano Paolo Zoppare del 1558. Sulla parete destra, in alto, sono esposte le due belle pale d’altare: quella della Natività di scuola umbro-senese dei primi decenni del. ‘500; quella di Gesù e il Cireneo che è stata attribuita al famoso Giovanni Antonio Bazzi detto “il Sodoma” e datata al 1525-1530.