Sant’Anna dei Pompetti è il nome attuale di una chiesetta, anticamente detta di San Getulio e prima ancora di Santa Maria Aprutiensis.
Con quest’ultimo nome si indicava l’antica cattedrale di Teramo eretta nel periodo bizantino, intorno al VI secolo, sui resti di una domus romana, di cui restano pavimenti a mosaico e due colonne in marmo reimpiegate nella costruzione medievale.
La chiesa medievale venne ricostruita nella prima metà del XII secolo e subito distrutta, insieme alla città, a causa di un incendio, nel 1155, ad opera delle truppe di Roberto di Bassavilla, conte di Loretello. Muzio Muzii (1535 -1602), primo storico della città di Teramo, nel suo libro, Storia di Teramo, sostiene che dalla distruzione totale della città scamparono solo le due cappelle della chiesa Cattedrale nelle quali fu rinvenuto il corpo di San Berardo. Quando, nel 1175, le spoglie del protettore vennero trasferite nella nuova cattedrale, la chiesa assunse il nome di San Getulio.
Il tempio originario, di età altomedievale, doveva essere a tre navate con abside centrale. Le navi erano divise da archi poggianti su pilastri o su colonne isolate. Tre grandi arcate, quasi tre archi trionfali, immettevano nel presbiterio articolato in tre campate, di cui solo quella centrale coperta a volta. L’impianto attuale è il risultato di ricostruzioni e rifacimenti succedutisi nel corso dei secoli. Esso corrisponde alla sola zona presbiteriale della chiesa romanica che era molto più lunga giacchè si estendeva in tre navate sul sito della strada attuale.
Oggi la chiesa consta di tre ambienti, tre campate quadrate divise da arcate che poggiano su semicolonne in cotto addossate a pilastri. La campata mediana è la parte più interessante perché nell’abside su cui si apre è conservata una galleria sopraelevata aperta sulla navata centrale appartenente alla originaria basilica bizantina. In essa sono presenti elementi provenienti dall‘edificio romano sottostante come due colonne e capitelli corinzi in marmo. Sono conservati all’interno della chiesa resti di affreschi del XII e XIV secolo, di cui la maggior parte presenti nella campata mediana