Edificata verso la fine del Trecento, Santa Maria in Platea sorge nella piazza principale del paese.
Già dopo la sua costruzione, nel 1395 fu eletta a Collegiata, ossia sede di un collegio di canonici. La chiesa assunse un’importanza ancora maggiore nel 1764 quando Campli si consacrò all’Immacolata Concezione e la Madonna fu proclamata Regina e Patrona della cittadina e del suo territorio in seguito ad un’epidemia di tifo.
L’interno di Santa Maria ha tre navate. Il soffitto della navata maggiore è assolutamente spettacolare, tanto da lasciare senza fiato il visitatore. E’ realizzato in tavole di legno, in parte decorato da pitture realizzate direttamente sulle assi, in parte da tele con dipinti di scuola romana.
Nata come una chiesa ad una sola navata, l’interno di Santa Maria ne ha oggi tre: quella di sinistra venne costruita tra il XV ed il XVI secolo, quella destra fu ultimata, secondo le cronache, nel 1561.
Gran parte delle opere conservate nella chiesa sono state spostate nel Museo diocesano.
Sulla navata destra, erano posizionati un crocifisso ligneo dipinto del XIV secolo, una copia della Visitazione di Raffaello, di probabile provenienza della sua scuola ed una Madonna con Bambino del 1577, opera del maestro Giovanni Battista Ragazzini. Nella navata sinistra, l’altare del Santissimo Sacramento, datato al 1532, opera lapidea del maestro Sebastiano da Como. Sull’altare, era custodita la statua lignea dipinta e dorata rappresentante la Madonna con Bambino, opera del 1495 attribuita a Giovanni da Biasiuccio. Affiancate alla statua, due tele di Cola d’Amatrice: Battista e le Sante Orsole e Caterina da Siena e i Santi Gregorio Magno, Sebastiano e Paolo. Ancora tante e pregevoli le opere custodite nella chiesa: tele, affreschi ed altari, ma soprattutto la tavola della Madonna in trono che allatta il piccolo Gesù, ritenuta opera di Giacomo da Campli.
L.T. 30-12-2020