Beni Culturali e Ambientali

Colledimezzo

By 30 Novembre 2023No Comments

La sua posizione la indica il nome stesso del borgo, Colledimezzo, che vedete sbucare sul colle Castellano, diviso a sua volta da due colli attigui, Monte Butino e Monte Rinello. 
Una macchia azzurra, a destra dell’abitato, caratterizza il panorama: è il lago del Sangro o lago di Bomba, un bacino artificiale creato sessant’anni fa dallo sbarramento artificiale in terra battuta del fiume Sangro all’altezza del Comune di Bomba, che si allunga per 7 chilometri con una profondità variabile, da un livello minimo all’ingresso dell’immissario, nei pressi di Villa Santa Maria, al massimo di 57 metri e mezzo. 

Una “location” naturale attrattiva, che grazie anche a un grazioso centro turistico con bungalows e parco giochi per bambini, vi può accogliere con i suoi colori e con le sue attività, come la pesca sportiva di cavedani, carassi, carpe, persici reali, tinche, anguille, trote, o la canoa, il windsurf e lo sci nautico.
Per voi, che non sapete né pescare né cavalcare le onde, ci sono altre possibilità di attraversare lo specchio d’acqua in tutta sicurezza, noleggiando per esempio un pedalò, per godere piacevolmente dello scenario naturale intorno al lago artificiale.

Nel minuscolo centro storico ammirate il Castello D’Avalos, storica residenza dell’omonima famiglia che dominò il paese insieme ad altri feudi, e visitate la chiesa di San Giovanni Evangelista e Apostolo, abbellita dagli affreschi e dai dipinti, per la maggior parte opera di Donato Teodoro, pittore teatino del Settecento, che decorano le pareti ed i soffitti.
Qui potete ammirare anche una copia del dipinto di Tanzio da Varallo, fra i maggior artisti del Seicento italiano, raffigurante la “Madonna col Bambino, San Francesco d’Assisi e il committente”, a testimonianza di un’antica devozione locale a San Francesco, probabilmente ancora forte a fine Seicento quando al Santo era dedicata una delle due fiere che si svolgevano in paese.

Attualmente la preziosa opera è in attesa di essere esposta nel Museo diocesano di Chieti. Un’occhiata la merita anche la chiesa di San Rocco, la prima che incontrate in paese: un monumento religioso a tre navate, decorato semplicemente con affreschi locali e con un piccolo campanile a una sola campana, ancora suonata a mano, che viene utilizzata di solito per le funzioni estive.
Presso il cimitero, invece, è la chiesa di Sant’Antonio, frutto di varie opere di ristrutturazione avutesi nei secoli. Rimane dell’originale chiesa del XVIII secolo solo l’acquasantiera.