Il concorso di cinema si concluderà sabato 17 ottobre, con la serata finale e la proclamazione dei vincitori dei due premi previsti: #Docudì2020 per l’opera che ha avuto il maggior consenso dalla Giuria popolare formata dal pubblico e #Docudìsociale il premio per l’opera che è riuscita a sviluppare una tematica legata al sociale in modo particolarmente sensibile ed originale.
A seguire, l’evento speciale in anteprima regionale con l’incontro con il regista Stefano Consiglio che ci racconta l’Italia attraverso i disegni di un grande fumettista nel suo film Mi chiamo Altan e faccio vignette. Sarà presente il regista
INFO
Pagina web https://bit.ly/3dmepSx
Evento su Facebook https://bit.ly/312mEOq
Mi chiamo Altan e faccio vignette di Stefano Consiglio –
Il ritratto di un grande disegnatore. Documentario, Italia 2019.
Un film di Stefano Consiglio. Con Stefania Sandrelli, Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Stefano Benni, Paolo Rumiz 2019, 74’
L’Italia raccontata attraverso i disegni di un grande fumettista.
Un film sul grande disegnatore Francesco Tullio Altan. Un racconto sulla sua vita e carriera con l’aiuto dei suoi personaggi, fra tutti Pimpa e Cipputi, e dei suoi amici e colleghi, come ad esempio Paolo Rumiz, Michele Serra, Vauro, Sergio Staino e Zerocalcare. Partendo da Aquileia, dove vive e lavora, si finirà nella “sua” Torino, dove c’è la fabbrica per antonomasia: la FIAT di Cipputi. Un documentario con Altan e sul Paese che ha raccontato e che sta continuando a raccontare da oltre quarant’anni, con tutte le sue aspirazioni, le sue evoluzioni e involuzioni.
Stefano Consiglio è regista di documentari dal curriculum disseminato di titoli (anche bizzarri, ma non per questo meno seri) che lavora principalmente in RAI.
Ideatore, fin dal 1982, e curatore di Ladri di Cinema, una serie di incontri con cineasti di tutto il mondo invitati a “confessare” in pubblico i “furti” perpetrati rispetto a film o registi o generi della storia del cinema, nel 1983, pubblica Bottega di Luce, un insieme di interviste con i direttori della fotografia. Successivamente, si avvicina molto di più alla cinepresa diventando l’aiuto regista di Roberto Benigni ne Tu mi turbi (1983) con Nicoletta Braschi, Claudio Bigagli, Carlo Monni, Mariangela D’Abbraccio e Serena Grandi.
Passa poi a Giuseppe Bertolucci, lavorando con lui ne Segreti segreti (1984), e alla realizzazione di documentari sui set cinematografici dei film di Sergio Leone, Ettore Scola e Richard Donner, trasmessi su Rai Tre. A questi si aggiungono anche i cortometraggi Stefania Sandrelli Story (1990), Non aprite all’uomo nero (1990), Lampi d’amore. Tre storie di donne che amano troppo (1990), Una prostituta allo specchio (1990), Adolescenti in bilico (1991), Via Abat, una strada verso l’Europa (1991), Mosca, crimini e misfatti (1991) e La camera da letto (1992), una versione filmata dell’omonimo poema di Attilio Bertolucci. Collaboratore della trasmissione Mixer, ritorna al documentario con Voci per un dizionario cubano (1996) e dopo alla fiction con Le strade di Princesa (1997). Tra il 1999 e il 2002, lavora ancora per la RAI nei documentari: Appunti per un mongolo sulla luce (1999), Argilla (2000), Il nostro futuro. Un anno dopo l’11 settembre (2002), L’uomo flessibile (2003), Appunti per un film sulla lotta di Melfi (2004) e Il futuro, comizi infantili (2007). Dopo essere stato aiuto regista di Mario Monicelli ne Panni sporchi (1999), dirige L’amore e basta (2009) che racconta con estrema leggiadria le cronache vere di internazionali amori omosessuali.
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Ricordiamo che si accede alla sala indossando la mascherina e attuando – in entrata e in uscita – il distanziamento. In sala i posti saranno distanziati.
Si consiglia la prenotazione tramite info@webacma.it
L.T. 16-10-2020