La chiesa rupestre di San Rocco, incastonata nella roccia, è uno dei luoghi più suggestivi della Valle Subequana, immersa nel verde della piana di Fagnano, in frazione Ripa.
La struttura sporge di pochi metri dalla linea della parete rocciosa e presenta due finestrelle poste ai lati dell’ingresso, un semplice portale sormontato da timpano interrotto sul quale si apre una finestra quadrata una copertura a volta a botte, la pavimentazione è a mattonelle quadrate, mentre nella restante parte il soffitto è roccioso, alto tra i 2.5 ed i 3 metri. Sul primo altare, a destra dell’ingresso, un affresco rappresenta Gesù Cristo e Sant’Antonio di Padova, ed una piccola nicchia, posta al centro, ospita la statuina della Madonna. Proseguendo verso l’interno della chiesa, sulla parete destra, un altro affresco è disposto in due riquadri separati, nei quali sono rappresentate numerose figure di Santi tra cui si possono riconoscere San Sebastiano e San Rocco. Nella parte retrostante dell’altare vi sono tracce di un altro affresco dove sono riconoscibili motivi floreali e una tenue immagine delle Vergine; sulla volta rocciosa vi sono dipinte delle semplici stelle blu. Un tempo la chiesa era completamente intonacata, ora vi sono ampie zone che lasciano intravedere la nuda roccia. Sull’intonaco sono presenti numerose scritte devozionali databili ai primi anni del ‘900. Sul lato destro, appesi ad una corda, pendono numerosi indumenti: sono ex voto che con brevi frasi ricordano la grazia ricevuta.
L’eremo è databile intorno al XVIII secolo. Si narra di un miracolo attribuito a San Rocco che nell’800 guarì una ragazza da una grave infezione e di un altro prodigio avvenuto durante la processione in suo onore, quando un enorme masso si staccò dalla montagna, ma per intercessione del Santo si fermò tra le rocce lasciando incolumi i devoti. San Rocco viene festeggiato il 16 agosto e in questo giorno numerosi pellegrini giungono dai paesi vicini per partecipare alla funzione liturgica.
Nei dintorni si possono visitare l’ Eremo dell’Annunziata e il Museo Etnografico delle Tradizioni Popolari.
L.T. 08-02-2021
-foto: B-era49 / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)