Descrizione: l’eremo di Santa Maria Scalena o Santa Maria delle Scalelle sorge su un banco roccioso, nella Valle del Salinello.
Sulla parete più alta a picco sulle Gole del Salinello, nell’area dei Monti Gemelli, a 750 m. s.l.m., si scorgono due piccole cavità: è l’eremo di Santa Maria Scalena. L’ingresso all’eremo avviene dalla cavità laterale, larga circa 5 metri, la cui parte destra è occupata da una piccola cisterna e quella sinistra da resti di alcuni gradini che portano al centro della grotta. La cisterna risulta perfettamente intonacata all’interno e continua a convogliare le acque di scolo delle pareti. A poca distanza dalla cisterna un breve tratto di muro chiude un piccolo ambiente sulla cui volta a botte si apre una botola. Sulla parete è dipinta una Madonna piangente con la scritta Sanda Maria Dei Gratia. Secondo la tradizione in questo ambiente gli eremiti trascorrevano periodi di rigoroso isolamento e di penitenza. Al centro della grotta è un rozzo altare ricavato nella roccia, nella cui parte superiore conserva tracce di un affresco reso ormai illeggibile dai tanti nomi che vi sono stati graffiti. A sinistra un’apertura offre una panoramica veduta della valle. Nel lato destro la grotta si trasforma in uno stretto cunicolo che, con lievi curve, penetra nel monte per alcune decine di metri. La parte finale del cunicolo è coperta con lastroni; alcuni ipotizzano che si tratti di un luogo di sepoltura, devastato recentemente per cercare tesori inesistenti. Dei conci di un portale fanno ipotizzare che uno dei due ingressi all’eremo fosse completamente murato e dotato di una porticina o di una finestra. Di lato all’ingresso una ripida scalinata scavata nel banco roccioso conduce ad una piccola grotta. Durante gli scavi archeologici sono stati rinvenuti nella cella eremitica resti di ossa umane, di una faina ed un piccolo frammento di ceramica cinquecentesca.
Storia: l’eremo di Santa Maria Scalena o Santa Maria alle Scalelle compare nel 1741 nell’inventario della parrocchia di Macchia del Sole come romitorio, insieme a San Lorenzo, San Marco e San Francesco. Come per gli altri luoghi di culto presenti nella Valle del Salinello, anche per questo romitorio è difficile stabilire la data di fondazione e di utilizzazione da parte degli eremiti.
Nei dintorni: Grotta Eremo Sant’Angelo, Fortezza di Civitella del Tronto, Museo delle Arti Creative Tessili (NACT) – Civitella del Tronto (TE), Necropoli Picena di Campovalano – Campli (TE)
Come arrivare: A24 RM-TE uscita Teramo/ proseguire lungo la SS 81 direzione Campovalano/ Civitella del Tronto da Napoli: A1 NA-RM uscita Cassino/ proseguire in direzione Sora/ Avezzano/ A25 direzione L’Aquila-Teramo/ A24 uscita Teramo/ proseguire lungo la SS 81 direzione Campovalano/ Civitella del Tronto. Da Ripe di Civitella si prende per l’area attrezzata delle Gole del Salinello e si prosegue seguendo il sentiero CAI n 8, si scende al fiume risalendolo per circa 30 minuti fino al cartello che indica la salita per l’eremo.
Accessibilità: il percorso, della durata di circa 2 ore, è impegnativo e riservato ad escursionisti esperti, a causa del terreno scivoloso e i ripidi pendii. Per gli appassionati spettacolare è lo scenario selvaggio e mistico in cui si è immersi all’arrivo.
Itinerario:
Informazioni: Comune di Civitella del Tronto (Te)
L.T. 09-06-2020
ph: Przemek P – Gole del Salinello – cc-by-2.0