Descrizione: L’eremo di San Domenico a Villalago, è sempre stato meta di devoti e turisti che nel corso dei secoli sono giunti sulle rive del lago.
L’accesso al santuario avviene da un portichetto impreziosito da una bifora, riccamente decorata, che offre un magnifico panorama lacustre. All’interno del portico si conservano dei dipinti raffiguranti quattro miracoli attribuiti al Santo: il miracolo delle fave, il bambino restituito dal lupo, la trasformazione dei pesci dell’ingordo in serpi e il ragazzo caduto dalla quercia. Il portale della chiesa, finemente lavorato con motivi floreali, sembra che appartenesse precedentemente al Monastero di San Pietro. All’interno dela chiesa l’affresco della Madonna col Bambino e, dietro l’altare, la statua di San Domenico. Subito a destra dell’ingresso una piccola porticina conduce alla zona cultuale più antica e suggestiva: la grotta del Santo. Dopo alcune rampe di scale, ricavate anch’esse nel banco roccioso, si giunge alla stretta imboccatura della grotta chiusa da un basso cancelletto in ferro. Sul lato sinistro è posta una specie di tomba delimitata da quattro pilastrini posti ai lati del rettangolo: è il letto del Santo, dove egli riposava disteso su alcune travi lignee. Negli ultimi secoli il romitorio ha subito numerosi restauri e parziali ricostruzioni, soprattutto nel corso del ‘700 e agli inizi del ‘900, con la realizzazione dell’adiacente diga.
Storia e leggende: secondo la tradizione locale l’eremo venne scavato da San Domenico, intorno all’anno 1000, in un banco fatto di roccia arenaria, travertino, argilla e grafite. Il romitorio fa parte del complesso monastico di Prato di Cordoso, conosciuto dai devoti come il “monastero di Plataneto”.Con molta probabilità era inizialmente una modesta costruzione in cui si svolgeva sia la vita comunitaria che quella monastica, quest’ultima testimoniata dalla presenza di resti di grotticelle utilizzate come celle eremitiche. La chiesa venne edificata probabilmente alla fine del ‘500, con una struttura molto diversa da quella odierna, e presentava sul lato destro una cappella completamente affrescata con alcuni episodi della vita del Santo.
Riti ed eventi: il paese di Villalago dedica a San Domenico tre feste: la prima il 22 gennaio, in cui si ricorda la morte del Santo avvenuta nel 1031; la seconda il lunedì di Pasqua, durante la quale in processione si portano le reliquie sino al complesso monastico, ed infine la terza, la più importante, il 22 agosto. Nell’800 la statua del Santo veniva portata in processione completamente coperta di serpenti, come ancora oggi avviene a Cocullo. I fedeli usano toccare le pareti dell’eremo o di bagnarsi con l’acqua della grotta per invocare la guarigione e ricevere protezione.
Nei dintorni: Museo delle Tradizioni del Lavoro e della Religiosità Popolare – Villalago (AQ), uno dei borghi più belli d’Italia.
Come arrivare: A24/A25 RM-PE uscita Cocullo/ proseguire in direzione Villalago da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ A25 uscita Cocullo/ proseguire in direzione Villalago.
Accessibilità: il percorso è faclle e adatto a famiglie. Si parte dal borgo di Villalago per arrivare al Lago di San Domenico e quindi all l’Eremo.
Informazioni: Comune di Villalago Tel. 0864.740134