l’imponente e misterioso eremo di San Terenziano sembrerebbe, a prima vista, un piccolo castello o un palazzo fortificato.
La costruzione presenta una chiesa, diversi piani abitativi e, nella parte esterna, un piccolo orto, riserva alimentare e garanzia di sussistenza per coloro che preferivano una vita ascetica e solitaria. La struttura, nella parte retrostante, si affaccia sul precipizio. La chiesa si trova a piano terra. L’ambiente è affiancato da un lungo corridoio e da diverse stanze. Una scala consente l’accesso al piano superiore, anch’esso caratterizzato da ambienti riservati forse alla zona notte, mentre un’altra, di dimensioni minori, permette l’accesso al piano dell’organo. Si conservano degli angeli in stucco posti ai lati dell’altare centrale. L’ambiente più interessante dell’edificio è indubbiamente quello inferiore, scavato in parte nella roccia, che rappresenta la parte più antica dell’edificio, il nucleo originario scelto dagli eremiti. che rispecchiano lo spirito di sacrificio e la scelta di una vita dura. Entrambi presentano copertura con volta a botte. A queste piccole cavità scavate nella roccia si affiancarono, in seguito, altre stanze sulle quali venne eretto l’intero edificio, la cui storia ed il cui utilizzo si sono interrotti solo intorno agli anni ’50.
Le prime notizie sul complesso risalgono al 1323 e riguardano il pagamento delle decime. Si racconta come un tempo, il primo giorno di Settembre, l’eremo di S. Terenziano fosse meta di numerosi pellegrini; sul piazzale della chiesa si svolgeva anche un ricco mercato di pane, vino, olio, frutta, che venivano acquistati e consumati dai viandanti. La figura di San Terenziano, è poco nota in Abruzzo: egli fu vescovo di Todi e morì decapitato nel II secolo d.C. sotto l’imperatore Adriano, proprio il 1 settembre.
Nei dintorni da visitare l’Abbazia Valvense di S. Pelino, il Museo Archeologico , l’antico borgo di Corfinio (Aq), capitale della “Lega italica.
Si raggiunge con una breve passeggiata di 10-15 minuti sul sentiero che parte dal km 88,700 della strada statale n. 17 dell’Appennino Abruzzese.