Descrizione: a quasi 1400 metri sopra il livello del mare, in una magnifica posizione sulla sommità del Morrone, sorge l’eremo di Santa Croce, noto anche come eremo di San Pietro.
La piccola costruzione, a pianta rettangolare, è composta da un ambiente largo solo 140 cm e coperto da una volta a botte con un altarino e una finestrella Vicino l’altare e poco sopra di esso vi sono due piccoli ripostigli. Sugli intonaci, ancora visibili in alcuni punti, non vi sono tracce di colore.
Storia: l’eremo fu il secondo fatto edificare da Pietro del Morrone dopo quello di Santa Maria. La costruzione dovette avvenire intorno al 1260, anche se vi fu un successivo intervento nel XVII secolo. Tante sono le testimonianze del processo di canonizzazione che riportano la notizia della presenza di Pietro in Santa Croce nell’arco di diversi anni. ...in S.Croce, edificato forse ai primi tempi di frà Pietro, vi si ritirava da solo quando aveva i suoi monaci in S.Maria, e non fu mai cenobio, né mai si legge nel processo che vi convivessero monaci” (Caledonio) “Un ritiro di Pietro sul Morrone fu S.Croce, situata nel terzo vallone del monte, oltre la metà di esso, su un poggio molto elevato e sporgente” (“Bullettino dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo”:) In un primo tempo fu un Eremo e solo in un secondo tempo divenne un cenobio. Alcuni testimoni affermano la presenza di Celestino V, senza dare però alcuna indicazione cronologica. Tra il 1226 e il 1276 l’Eremo di S.Croce si trasformò in monastero vero e proprio. La chiesetta attuale è il risultato di un intervento di ricostruzione del XVII secolo. Agli inizi del Novecento era in ancora abitata da un eremita, di cui è attestata la mancanza già dal 1924.
Nei dintorni: Borgo di Sulmona, Eremo di Sant’Onofrio al Morrone.
Come arrivare: A24/A25 RM-PE uscita Pratola Peligna/ Sulmona/ proseguire in direzione Sulmona/ Badia da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ Badia.
Accessibilità: il sentiero, di tipo escursionistico, è comodo, adatto anche ai ragazzi abituati a camminare in montagna e non presenta particolari difficoltà. Parte da località Bagnaturo, Colle delle Vacche e sale attraverso boschi di pini e faggete. E’ percorribile a piedi o in mtb.