Beni Culturali e Ambientali

Eremo Santuario di San Michele Arcangelo

By 30 Novembre 2023No Comments

L’ Eremo-Santuario sorge tra le colline boscose del bacino del fiume Treste, in una zona particolarmente ricca di verde e di acqua.

L’antica grotta, non molto lontana dal paese di Liscia, è profonda circa 10 metri e larga 3 metri. Presenta sul lato destro una grossa nicchia con vasca, ritenuta sorgente di acqua sacra e una piccola canaletta che scorre alla base di un sedile in pietra provvede allo smaltimento dell’acqua. Sulla sinistra due bassi cunicoli, ora murati, conducono nella piccola zona abitativa riservata agli eremiti. Al centro della grotta, di fronte ad una nicchia, nascosto da due pilastri sta un piccolo altare,  la cui illuminazione è garantita da una piccola lucerna ad olio.  All’inizio del Settecento, davanti alla grotta è stata costruita una piccola chiesa per volontà dei marchesi D’Avalos col fine di accogliere ed ospitare i numerosi pellegrini che qui facevano visita. Si tratta di una costruzione semplice e priva di particolarità ad eccezione della capriata di copertura dell’aula che rappresenta l’unico elemento di interesse. Conserva una statua lignea dell’Arcangelo Gabriele attribuita allo scultore napoletano Giacomo Colombo, databile al XVIII secolo.

La storia della fondazione della grotta è legata ad una suggestiva leggenda: un pastore aveva osservato che un toro della sua mandria quotidianamente si allontanava e solamente la sera ricompariva. Stupito di questo fatto il pastore decise di seguirlo e giunse davanti alla sconosciuta grotta dove vide il piccolo toro inginocchiarsi davanti all’apparizione dell’Arcangelo Gabriele. Per l’emozione il pastore svenne e quando si riprese avvertì una gran sete. In quel momento notò che dalla parete della cavità rocciosa gocciolava acqua freschissima. 

Ancora oggi la grotta è meta di pellegrinaggio che si svolge in particolare nei giorni dell’8 maggio e dell’ultimo venerdì dello stesso mese, quando si aggiungono anche i fedeli provenienti da Vasto. Nel primo caso due processioni provenienti da Liscia e da San Buono si incontrano a metà strada e procedono alla volta della grotta per rendere omaggio al Santo attraverso la celebrazione della Messa e per attingere l’acqua santa nelle pozze che si creano dall’acqua che sgorga utilizzando mestoli di rame.

Il Santuario è agibile ed attrezzato per ricevere pellegrini. Vi si celebrano messe da maggio a settembre la Domenica ore 17:00.