Amanti della natura, Fano Adriano vi chiama a raccolta promettendovi un soggiorno “attivo” fra le vette del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il borgo montano in provincia di Teramo, situato nella Valle Siciliana sui resti di un antico insediamento romano è dominato da un bosco, la Selva, solcato da una serie di sentieri che vi permettono di esplorare il territorio.
Immergetevi nel folto della vegetazione e raggiungete nelle immediate vicinanze i Merletti, autentici ricami di roccia in cui, tra picchi e guglie, si aprono un grande arco naturale, il Cammello, e un antro rupestre, la Grotta delle fate.
Andate ad ammirare, sempre nei pressi del paese, le Vene Rosse, rilievi rocciosi dal colore caratteristico, che spuntano come misteriosi alieni dalla fitta vegetazione circostante. Su una delle più belle guglie è stata recentemente realizzata una palestra di roccia dove, se siete esperti, potete arrampicarvi. Nei dintorni, trovate i “Grignetti”, tre vasche scavate nella roccia e utilizzate per la vinificazione in età antica.
Fra i più suggestivi sentieri, che si dipartono dal paese, vi consigliamo quello che attraverso un bosco di conifere, vi conduce al Colle San Marcello alla cui sommità sorge l’Eremo dell’Annunziata, edificato in parte utilizzando le pietre di un precedente tempio romano.
Altre escursioni di media e di lunga durata, vi portano a Pratoselva e alla Valle del Crivellaro (una meta ambita per la pratica dello sci-alpinismo), e se siete veri camminatori e scalatori, il Monte Corvo è tutto per voi.
Percorrete alcuni chilometri e siete sul fiume Vomano, che con i suoi numerosi tratti balneabili, vi offre la possibilità di praticare diversi sport come rafting, canoeing e hydrospeed, oltre che tranquille sessioni di pesce alla trota.
Nel borgo, probabilmente sorto sui resti di un antico insediamento romano, visitate la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, ricca di pregevoli arredi come il soffitto ligneo a cassettoni, un altare di stile barocco in legno intarsiato e dorato, un organo di metà Settecento e interessanti affreschi dei secoli XV e XVI.
Particolare è la chiesa di San Rocco, completamente ricostruita sulla struttura della prima chiesa seicentesca, che oltre all’antica pala d’altare, custodisce importanti opere di artisti contemporanei, come l’altare e l’ambone dello scultore fanese Silvio Cortellini.
Dovete invece aspettare per la visita al Museo etnografico delle tradizioni popolari di Cerqueto (frazione di Fano Adriano), in ristrutturazione, ma in compenso il minuscolo borgo vi offre una veduta inedita e spettacolare del Gran Sasso.
Diversi sono i piatti tipici della zona che potete gustare, come l’acquacotta con le voliche (tipiche erbe di montagna), un primo piatto realizzato con ingredienti poveri e facilmente reperibili, e la Ventricina teramana, un insaccato costituito da grasso suino mescolato con una bassa percentuale di spalla o altra carne magra, tritati e conditi con spezie e peperoncino dolce e insaccati nello stomaco o nella vescica dell’animale. Dopo la maturazione, preferibilmente con leggera affumicatura, e la stagionatura, si mangia spalmato sul pane. Ceci e castagne, invece, rappresentano il piatto caratteristico del borgo durante le feste natalizie.