Lunedì 20 gennaio 2020, ad Ortona (CH), si rinnova una delle tradizioni più caratteristiche e particolarmente sentite: la festa di San Sebastiano Martire. Risalente ai primi del Novecento e legato ad antichissimi riti pagani che accompagnavano l’inizio del nuovo anno, ancora oggi è un culto che viene rinnovato ogni anno con un programma liturgico, uno pagano e con alcuni riti propiziatori.
Il clou dei festeggiamenti avviene nella serata del 20 gennaio, al termine di tutte le cerimonie religiose, quando, davanti alla Cattedrale, si svolge uno spettacolo pirotecnico eccezionale di spari, luci e colori.
Il momento più atteso della sera è “il vaporetto” che sottolinea il forte legame che Ortona ha con il mare: una barchetta di cartapesta, sospesa a mezz’aria ad un lungo filo di ferro che collega le due estremità della piazza, viene spinta da razzi fumogeni. Il suo obiettivo è compiere senza alcuna difficoltà un viaggio di andata e ritorno con scoppio finale, tra gli incitamenti degli spettatori. Secondo la tradizione, che si ripete dal 1936, se il viaggio procede senza intoppi, l’anno sarà eccellente per pesca ed agricoltura.
In occasione della festa, è d’obbligo per ogni ortonese concludere la serata con “lu puznétte “ (o puzzinette), un piatto tipico a base di stoccafisso e cavoli neri oppure peperoni, così chiamato dal nome del recipiente di rame in cui un tempo veniva preparato e che può essere degustato in molti ristoranti tipici locali.
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