Milioni di sfumature dall’azzurro allo smeraldo illuminano le acque del Tirino, gioiello turchese d’Abruzzo, che attraversa l’omonima valle nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Acque talmente cristalline che potrete scorgere i fondali, verdi tappeti visibili a occhio nudo dove cresce la “sedanina”, pianta autoctona commestibile dal sapore di sedano, zenzero e finocchio.
Un’escursione in bicicletta e una passeggiata sulle sue rive vi consentiranno di vivere una magnifica esperienza ma è navigare le sue acque in canoa che lascerà in voi un ricordo indelebile! Considerato uno dei fiumi più belli e limpidi d’Europa, è un vero paradiso terrestre circondato da una rigogliosa natura e popolato da una ricchissima varietà di flora e fauna.
E questo paradiso ha catturato lo sguardo e la penna della giornalista Liz Boulter del Guardian Travel. “Molte fotografie del fiume Tirino in Italia sembrano essere state ritoccate con entusiasmo, ma le sue sfumature blu, turchese e smeraldo sono reali. È il fiume più pulito d’Italia – alcuni dicono in Europa – e grazie al sole che penetra in profondità nell’acqua, il suo letto è un tripudio di piante acquatiche dall’aspetto tropicale. Ci siamo fermati scendendo dall’Alto Appennino in Abruzzo per un glorioso viaggio di settembre tra le chiuse. Il Tirino sorge a Campo Imperatore, l’enorme altopiano a 1.800 metri nel massiccio del Gran Sasso, ma le prime 15 miglia del suo corso sono sotterranee; ricompare in zona pedemontana nei pressi del paese di Capestrano... […] Tornare significava andare alla deriva con la corrente […] non c’è bisogno di pagaiare […] in beato silenzio, le rive boscose che scivolavano come una sequenza di sogno […] Per i canoisti affamati, pesce di fiume, trota alla griglia, spaghetti al gambero di fiume“.
Tre sorgenti – Capo d’Acqua, Presciano e il lago sotto il paese di Capestrano – che scorrono sottoterra per 25 chilometri alimentando il fiume Tirino con acque azzurre e verde smeraldo. Il nome del fiume deriva infatti dal greco “tritano” ovvero triplice sorgente. Salici e pioppi secolari, lungo il corso del fiume, accolgono una grande varietà di uccelli come lo svasso, il moriglione, la folaga, il tuffetto d’acqua, l’airone cenerino. Importante indicatore della salubrità delle acque è la presenza di specie rare e protette come il Gambero di fiume (Astro potamobius pallipes). Nelle acque del Tirino dimora stabilmente la Trota Fario, grazie alla bassa temperatura del fiume ed un’abbondante ossigenazione.
Una pagaiata in canoa vi farà entrare in contatto con questo straordinario habitat. Partite da località San Martino, nel comune di Capestrano in provincia dell’Aquila e risalite il fiume fino ai piedi delle sorgenti di Capo d’Acqua, continuando poi il percorso a ritroso. Viaggiate pagaiando senza fretta, ascoltando i tanti suoni della natura, osservando la vegetazione silenziosa e maestosa, inondandovi degli odori e dei profumi della natura selvaggia. Le escursioni in canoa vengono organizzate anche in notturna, quando la luna piena rischiara le acque del fiume regalando scenari fiabeschi.