La Grotta Cavaliera rappresenta uno dei numerosi luoghi della transumanza della Majella, un tempo abitati dai pastori che praticavano l’antico processo della “monticazione” o alpeggio, l’antico rito che ogni anno si ripeteva di trasferire le greggi nei pascoli in quota, dalla primavera inoltrata all’autunno.
Si tratta di un’enorme cavità nel cuore della Maiella orientale, nella Valle dell’Avello, il fiume che bagna il comune di Pennapiedimonte, lungo 19 km che ha la sua sorgente sul monte Cavallo, a 2178 m s.l.m..e si articola in due rami che attraversano la Valle delle Tre Grotte e l’altro la Valle di Selvaromana.
La Grotta Cavaliera comprende tre stanze non comunicanti di cui una sopra la roccia che contiene la grotta, di enormi dimensioni, protetta da un muro a secco. Attraverso una piccola porta in legno si oltrepassa il muro arrivando ad una camera più piccola nella zona più nascosta della grotta, chiamata “Grotta piccola della Cavaliera”.
Secondo alcune fonti la vera denominazione quella di Grotta di Sant’Anna poiché vi venivano celebrate messe in suo onore da frati eremiti.
Il percorso per raggiungere la destinazione inizia dalla località Balzolo di Pennapiedimonte, passa dal Rifugio Pischioli, sulla Valle dell’Avello e arriva alla Grotta. Il punto di osservazione per gli amanti della natura è spettacolare: il panorama digrada fino all’Adriatico.