- Lunghezza (km): 66.50
- Dislivello (m): 0
- Difficoltà: difficile
- Durata (ore): 3.5
Dal centro cittadino di Tornareccio, comune appartenente all’Associazione Nazionale delle Città del Miele, dove è possibile ammirare il Museo a cielo aperto, che conta ben sessantatre mosaici visibili tutto l’anno tra le strade del borgo. Proseguendo si passa per l’abitato di Colledimezzo il cui nome deriva dal colle ove tutt’intorno è sito il paese (il colle sta appunto nel mezzo), colle dove sorgeva il castello del feudatario e dove ora è sita la chiesa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Dalla collina del paese si scorge una splendida vista del Lago di Bomba e della vallata del Sangro. Proseguendo, infatti, si scende a valle avvicinandosi alle sponde del Lago e attraversando il piccolo borgo di Pietraferrazzana, dominato da una grande roccia da cui il paese prende il nome. Il percorso arriva poi a Villa Santa Maria, località nota anche come “Patria dei cuochi” grazie al suo Istituto Alberghiero Statale che ha formato cuochi divenuti celebri in tutto il mondo. Il primo nucleo abitativo risale all’VIII secolo quindi vi fu la colonizzazione dei monaci benedettini che edificarono il monastero di Santa Maria che poi fu distrutto e nel XIII secolo ricostruito. Il paese fu a lungo feudo prima dei Caldora e poi dei Caracciolo. Diede infatti i natali a San Francesco Caracciolo patrono di Villa e protettore dei cuochi d’Italia. L’itinerario porta ad attraversare la città di Quadri, un territorio particolarmente noto per il suo tartufo. Non molto distante dal centro abitato era insediata l’antica città preromana di Trebula. Da Quadri si raggiunge Borrello, posto su un altipiano ad oltre 800 metri sul livello del mare. Insieme al Palazzo Baronale e alla Chiesa di San’Antonio da Padova, desta interesse La porta dei Saraceni, una particolare formazione rocciosa costituita da un arco posto al di sopra di uno stretto passaggio scavato in profondità, che deriva il suo nome dal fatto che nell’alto medioevo i ripari di roccia del luogo consentivano di sorvegliare dall’alto i movimenti delle bande di saraceni che dall’Adriatico risalivano il corso del Sangro verso l’interno saccheggiando i centri sparsi lungo la valle. A Borrello è anche possibile ammirare le Cascate del Rio Verde all’interno dell’omonima Riserva Regionale e Oasi WWF. Si tratta delle Cascate naturali più alte dell’Appennino, con acque che precipitano per oltre 200 mt attraverso tre salti consecutivi. A Rosello è invece possibile visitare la Riserva “Abetina di Rosello” dove crescono l’abete bianco e altre specie arboree in un territorio dagli alti valori ambientali. Si prosegue attraversando Roio del Sangro e successivamente Monteferrante le cui sommità offrono delle splendide viste panoramiche. Attraversando un territorio ricco di elementi naturali come boschi e torrenti, si ridiscende a Colledimezzo per riprendere la strada che conduce a Tornareccio, luogo di partenza dell’itinerario.
Difficoltà: media
Tipologia bici: Cicloturismo 󠇡e E-bike
Tipo di tour: agonistico e professionale
Punti di interesse:
Mosaici di Tornareccio, Lago di Bomba, le Cascate del Rio Verde, la Riserva “Abetina di Rosello”
Lunghezza Km:
66,5
Durata:
3,5h
Praticabile in:
Autunno
Inverno
Primavera
Estate
Punto di Partenza:
Tornareccio
Punto di Arrivo:
Tornareccio
Coordinate GPX:
1122_quf4olymr_In-tour-nel-Medio-Sangro.gpx