Isola del Gran Sasso nacque nel medioevo come borgo fortificato, ed il nome gli deriva dal fatto che il centro più antico fu costruito su un fazzoletto di terra chiuso tra due corsi d’acqua, il Mavone ed il Ruzzo, una vera e propria “isola”a 415 m. sul mare. Il paese è caratterizzato ancora oggi da viuzze e piazzole monumentali con porte e finestre iscritte ( la città dei motti). In largo del Torrione si apre l’omonima porta, uno degli antichi ingressi fortificati. Subito oltre, sulla destra, c’è la chiesa parrocchiale di San Massimo, protettore del paese, con splendido portale. Da visitare anche la Cona di San Sebastiano con gli affreschi di Andrea De Litio, una casa dei Marchesi della Valle con il bel cortiletto del ‘500, i pittoreschi dintorni lungo il Ruzzo, verso Pretara e i ruderi del castello di Pagliara dove nacque il conte Berardo poi Santo Patrono di Teramo. Nei pressi, il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, patrono dei giovani e patrono d’Abruzzo, e la Chiesa di San Giovanni ad Insulam (al Mavone), monumento romanico basilicare con cripta e affreschi, graziose absidi e resti del cenobio in vista del Gran Sasso.
In parking c/o Basilica San Gabriele, illuminato. |