La XVIII edizione del La Panarda si terrà a Sulmona il 2 agosto 2019, alle ore 20.00, nello splendido scenario di largo Palizze.
Il luculliano banchetto di tradizione abruzzese e di origine rinascimentale dal 2002 è stato riportato in auge dal Sestiere Porta Manaresca che lo ripropone con una cena con ventiquatto portate nelle quali compaiono cibi fedeli a quelli del lontano passato, con particolare attenzione e cura ai prodotti tipici della nostra terra.
Oltre alla parte gastronomica con un menù rigorosamente a tema e altamente qualificato, massima attenzione è rivolta ai dettagli storici dell’allestimento che riporta indietro nel tempo con musici, sbandieratori, danze, artisti di strada, combattimenti armigeri e musiche tradizionali.
L’origine del nome “Panarda” molto probabilmente deriva dalla fusione di “pane” e “lardo”. La Panarda si può definire come un pranzo pantagruelico che era offerto dal proprietario dei terreni ai suoi braccianti, fittavoli e agricoltori, per un forma di riconoscenza nei loro confronti, quasi un debito morale per aver favorito un abbondante raccolto con la loro quotidiana fatica. La tavolata coincideva con le festività di Sant’Antonio Abate e con particolari momenti del ciclo dell’anno come il raccolto del grano e la vendemmia. In tali occasioni festive era consuetudine che le famiglie più facoltose offrissero un banchetto al ceto più povero.
E l’etimologia è ancor più vicina alla realtà se si considera che il Sestiere Porta Manaresca nel passato sarebbe stato abitato da una popolazione quasi esclusivamente contadina che lavorava i fertilissimi terreni nella zona orientale di Sulmona e vendeva i prodotti dell’agro peligno nell’ampia Piazza Maggiore.
L’istituto de La Panarda, da fatto culturale delle società arcaiche e contadine legate al ciclo dell’anno si è proiettato anche al ciclo dell’uomo, in conseguenza soprattutto delle migliorate condizioni economiche registratesi dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Fra le edizioni “storiche” si ha notizia di una importante Panarda della fine dell’800, da parte di un signorotto aquilano in onore di Scarfoglio, D’Annunzio, Serao, Michetti e altri illustri. Si racconta che il banchetto era composto di 28 portate e ogni piatto era salutato con una salva di cannone. Ed il “Guardiano di Panarda”, armato di fucile, controllava che tutti mangiassero tutto con il minaccioso “Magne o te spare”. Naturalmente era tutto un divertente scherzo.
Per maggiori informazioni:
Associazione Culturale Sestiere Porta Manaresca
tel. 348.9236896
portamanaresca@gmail.com
(magda)
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