Magliano de’ Marsi si trova ai piedi del massiccio del Monte Velino, immerso in una natura così
incontaminata che sembra non essere mai stata toccata dalla mano dell’uomo.
Territorio dalla storia antichissima, quello in cui sorge il borgo, tanto che nelle sue vicinanze potrete ammirare uno dei più importanti siti archeologici d’Italia, Alba Fucens.
Alba Fucens era un’antica città romana e all’interno delle sue mura si possono vedere i resti di molti edifici, tra cui un anfiteatro, un tempio e numerose case. Ma sentite quale connessione c’è tra questa antica e pregiata città romana e il borgo abruzzese: si racconta che Magliano de’ Marsi nacque proprio come luogo in cui vi erano le officine dei fabbri ferrai al servizio di Alba Fucens, e che il nome derivi proprio dal termine latino “malleus”.
Dopo questa antichissima origine, le prime attestazioni concrete del borgo risalgono al 1250: in questo secolo il paese comincia a svilupparsi e a prendere forme e assetto seguendo l’andamento del colle di Santa Lucia, conservato fino al terremoto del 1915.
Dal 1528 Magliano de’ Marsi fu controllato dai Colonna, che ne favorirono lo sviluppo e la crescita. In questo stesso anno, però, il borgo fu teatro di uno scontro tra questi ultimi e gli Orsini, che si sfidarono, come spesso avveniva, per il controllo e dominio dei territori della Marsica. Immaginate di camminare lungo le vie acciottolate del borgo, chiudere gli occhi, lasciarvi trasportare dalla fantasia, correre indietro nei secoli, e vivere quei momenti che hanno segnato la storia di un vasto territorio abruzzese, così ricchi di tensione e adrenalina. Non vi sembra tutto così pieno di magia fiabesca?
Dopo questo balzo nel passato glorioso del borgo, vi invitiamo ad apprezzare il suo vasto patrimonio religioso, visitando le chiese che lo arricchiscono: la Chiesa di Santa Lucia, le cui origini si perdono e si intrecciano in quelle romane del borgo stesso; la Chiesa della Madonna di Loreto, risalente al Trecento e che conserva al proprio interno due cicli di affreschi medievali; la Chiesa e il Convento di San Domenico, risalente al XIV secolo, dalla navata unica con pulpito di legno in stile domenicano e portale rinascimentale finemente decorato; la Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, edificata probabilmente nell’ XI secolo.
Ma non è tutto qui: per gli amanti della natura ideale è la Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, un
particolare pezzo di paradiso nel cuore della natura incontaminata del borgo, tra pascoli, rupi, ghiaioni e boschi all’interno del Parco Naturale Regionale del Sirente Velino. La Riserva dispone anche di una struttura didattico-museale con diorami, ecorami e vetrine che attraverso plastici, foto, immagini e pannelli raccontano la storia del territorio, a cui si aggiunge un orto botanico che riproduce gli ambienti principali dell’area protetta delle quote più basse, le praterie di alta quota, i boschi di quercia e di faggio, il deposito Cites, una collezione di oltre 500 esemplari di uccelli imbalsamati provenienti dall’Europa e dall’Italia di specie rare e a rischio estinzione, a cui si aggiungono un’area di sosta attrezzata, un’area faunistica e voliere rapaci.
Storia antica, arte, natura e racconti… non mancano i motivi per innamorarsi di questo borgo!