Il 4 novembre 2023 il Museo delle Genti d’Abruzzo inaugurerà la mostra “Michele Cascella. In principio fu Michele. Opere 1907 – 1980”, patrocinata dal Comune di Pescara.
La mostra antologica, a cura del Professor Massimo Pasqualone, ripercorre l’evoluzione pittorica di uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana del Novecento attraverso 44 opere, che coprono un arco temporale che va dal 1907 alla fine degli anni Ottanta.
Michele Cascella nacque a Ortona (CH) il 7 settembre 1892 da Basilio, pittore e litografo pescarese di grande valore, e Concetta Palmerio di Guardiagrele. Secondo di sette figli dei quali altri due, Tommaso e Gioacchino artisti come lui.
Michele da subito non mostra particolare interesse per gli studi, nemmeno per il disegno; all’ennesima bocciatura abbandonò la scuola. La madre cercò di indirizzarlo alla vita ecclesiastica ma il padre decise per lui un futuro artistico, lo portò nel suo laboratorio litografico facendogli copiare, sotto i suoi insegnamenti, i disegni di Leonardo e del Botticelli. Sono i primi passi di quello che diventerà uno dei maggiori artisti del XX secolo.
A Milano nel 1923 conosce i fratelli Giorgio e Andrea De Chirico, all’epoca non ancora affermati. Cascella si ritrova pittore di strade cittadine, di folle e di scene di traffico. Nel 1924 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia che nel 1910 gli rifiutò l’opera “La casa blu”, in seguito acquistata da Eduardo De Filippo, e fino al 1942 parteciperà a tutte le edizioni della rassegna fino ad ottenere poi nel 1948 una sala personale.
Negli anni successivi al 1940, i soggetti più ripresi da Michele Cascella sono fiori, nature morte, campi di grano e di papaveri, paesaggi abruzzesi e Portofino, esprimendo l’amore per la natura e la gioia di vivere con l’olio, l’acquarello, il pastello e la litografia. Intensifica nel secondo dopoguerra le esposizioni all’estero, soprattutto a Buenos Aires, Montevideo ed altri centri sudamericani. La sua indole estroversa e cosmopolita e il desiderio di esplorare ambienti diversi lo inducono a trascorrere la sua lunga esistenza in luoghi sempre nuovi e lontani e dal 1959 alternò lunghi soggiorni in California che corroborarono la sua personale cultura.
Le opere di Michele Cascella sono conservate, per ricordare i musei più importanti, presso la Galleria di Arte moderna di Bruxelles, il De Sasset Art Gallery in California, la Galleria d’Arte moderna di Roma e la Galleria Civica d’Arte moderna di Torino.
La città di Pescara come segno di riconoscenza per la fama donata alla terra abruzzese ha dedicato un museo all’intera famiglia Cascella, dal padre Basilio ad Andrea e Pietro importanti scultori, nipoti di Michele.
“Un crepuscolare che ama le vecchie case diroccate, i conventi, i prati fioriti, gli angoli di pace che evocano memorie. Predilige le ombre della sera, che rende con singolare freschezza” (Costanzo Costantini).