Cosa si cela dietro questo borgo che domina la Valle del Sangro?
Montebello sul Sangro è diviso in due nuclei, che ne sottolineano la doppia identità e la doppia anima: quella antica, sul crinale del Monte Vecchio, risalente al XII secolo, conosciuta un tempo con il nome di Buonanotte, e la parte moderna, sul versante meridionale del monte, dopo la dichiarazione di inagibilità del borgo antico, dovuta al lento franare del versante.
Si nasconde un’antica leggenda medievale dietro il borgo vecchio e questo suo particolare nome: pare che nel Trecento il feudatario del paese fu sconfitto in una battaglia con il feudo vicino. Come pagamento della sconfitta, ai soldati vincitori fu offerta la compagnia delle donne del posto per una notte. L’oltraggio si consumò nel Castello feudale, che da quel momento fu rinominato proprio “Buonanotte”, diventando in seguito nome dell’intero borgo.
Che questa leggenda sia veritiera non potremo mai saperlo con certezza, ma resta il fatto che i cittadini chiesero, nei più recenti anni ‘60, di poter cambiare questo nome tanto bizzarro, oggetto di derisione, adottando definitivamente nel 1969 il nome di Montebello sul Sangro.
Oggi Buonanotte Vecchio indica la parte medievale, ormai abbandonata del paese, tra le cui vie sarà piacevole passeggiare, lasciandosi trasportare dall’atmosfera quasi spettrale che le caratterizza. Una radio che suona in lontananza, per un pubblico di fantasmi del passato, raggiungerà le vostre orecchie e chiuderà quel senso di mistero che invade l’aria.
Non lasciatevi spaventare da leggende e suoni, ma aguzzate la vista. Lungo il vostro tragitto troverete, infatti, delle installazioni moderne, realizzate nell’ambito del progetto “Buonanotte Contemporanea”. Si tratta di opere nate dalla collaborazione di artisti e architetti, un modo per valorizzare il paesaggio senza mutare la sua identità. Lasciandovi alle spalle il borgo antico, scendete verso il nucleo recente di Montebello sul Sangro. Qui, oltre alle rovine del Castello Caracciolo, vi suggeriamo di visitare la Chiesa di Santa Giusta, il suo cuore centrale. Costruita all’inizio del XX secolo, sostituisce la chiesa del borgo vecchio, distrutta nel 1887 da una frana. La tranqullità del paese, immerso nella pace della natura, vi lascerà una sensazione di pace che ricorderete con piacevole malinconia.