Beni Culturali e Ambientali

Mosciano Sant’Angelo

By 30 Novembre 2023No Comments

Non potrebbe essere più rilassante la vostra vacanza a Mosciano Sant’Angelo, cullati dal dolce verde delle colline teramane, a pochi chilometri dal mare. 
Gli estesi filari dei vigneti, intervallati dagli oliveti, sono di grande conforto al riposo, al relax, ma anche a gustosi pranzetti che il territorio propone, innaffiati dagli ottimi vini e “nutriti” dall’eccellente extravergine. Etichette pluripremiate a livello internazionale, grazie all’accurato, quotidiano impegno di imprenditori e di agricoltori locali. 

Narra lo storico Vincenzo Bindi, che “i Monaci Benedettini, attratti dalla tranquillità e amenità del sito, vi edificarono il monastero di S. Angelo, con l’annessa chiesa, intorno a cui sorsero abitazioni cinte da mura merlate, che costituirono un piccolo castello, con un ampio e profondo fossato, un’unica porta di accesso e un ponte levatoio”. Correva l’anno 897.

Ancora oggi tratti di quella cinta muraria li potete scorgere nell’abitato, insieme alle torri. La più bella è quella civica, realizzata in cotto, con barbacani e merlature, eretta nel 1397 sotto Andrea Matteo Acquaviva, duca di Atri. Visitate il Monastero dei Santi Sette Fratelli, risalente a IX secolo, con l’attiguo Santuario di Santa Maria degli Angeli, sormontato da un pregevole soffitto ligneo del XVII secolo; belli anche gli affreschi sulle lunette del chiostro e alcune statue lignee seicentesche.

Continuate la scoperta dei monumenti religiosi con la Chiesa dell’Addolorata (1828/41) con pregevoli lavori in stucco dello scultore Domenico Farnese di Ascoli e opere pittoriche di Berardino dei Conti Delfico e di Gennaro della Monica, mentre nella frazione di Montone trovate la chiesa di S. Antonio Abate, che conserva un bel monumento funerario gotico fatto fare nel 1390 da Bucciarello di Giacomo di Bartolomeo.
E se siete appassionati del settore, non perdete la visita al Complesso multidisciplinare Fausto Marini, con l’Osservatorio astronomico Colle Leone, il Planetario e il Museo naturalistico, che spazia dalla paleontologia alla mineralogia. Una meraviglia. 

Il tempo di spaziare nella cucina del territorio, tra le più speciali della regione, è giunto. Vi proponiamo, fra i tanti piatti, il timballo alla teramana, manicaretto a base di crespelle di uova e farina, sovrapposte, condite con ragù di polpettine di carne mista (pallottine), prima soffritte con gli odori e poi bollite nel sugo; seguono le Scrippelle ‘mbusse, crespelle realizzate solo con acqua, farina e uova, cosparse di formaggio grattugiato, arrotolate e immerse in un brodo di carne caldo, possibilmente di gallina. 
Fra le carni, non possono mancare gli arrosticini di pecora, con cui l’Abruzzo, specie negli ultimi anni, è conosciuto a livello internazionale.