Tipologia: etnografico.
Descrizione: si compone di sette sale espositive per una superficie complessiva di circa 215 mq, che sommata agli spazi adibiti a servizi e depositi porta la superficie totale della struttura museale a circa 260 mq. Nato nel 1964 su iniziativa del parroco don Nicola Jobbi come raccolta privata, il museo si è poi arricchito di numerosi reperti fino a diventare mostra permanente dedicata alle attività artigianali, agricole e pastorali presenti nel territorio abruzzese. Vi si trovano anche oggetti d’uso domestico, musicali e della religiosità popolare. Nell’anno 1998 si è trasformato in museo civico ed è stato allestito in locali di proprietà comunale annessi alla chiesa di S. Egidio Abate, per poi essere di nuovo trasferito, nell’anno 2008, nell’attuale sede (edificio della ex scuola elementare ristrutturato ed adibito a struttura museale).
Sono esposti oltre mille oggetti ricompresi nelle sezioni agricoltura; pastorizia; lavorazione della legna; accessori per animali; trasformazione prodotti agricoli e di origine animale; artigianato; attrezzature ed utensili domestici; recipienti in maiolica e terracotta; arredi domestici; strumenti musicali; oggetti ed arredi sacri e di devozione popolare; oggetti di particolare interesse storico-culturale.
Della collezione fanno parte una serie di brocche, fiasche e borracce in maiolica; una serie di stampi per dolci, macine per cereali, mortai in pietra e in legno, ex voto in lamina e su stoffa; una serie di strumenti per la lavorazione del latte; una serie di fischietti in terracotta; una serie di strumenti a fiato tradizionali in legno, in pietra ed in osso; una serie di strumenti musicali religiosi utilizzati per lo più durante la Settimana Santa; una serie di stampe incorniciate a cura di Vito Giovannelli, riportanti le caratteristiche organologiche e geometriche di molti strumenti musicali popolari abruzzesi; una serie di macchine fotografiche; serie completa di strumenti utilizzati per la cardatura (attività principale svolta nei secoli passati a Cerqueto e Pietracamela) e per la filatura e tessitura della lana.
Da non perdere: l’unico esemplare storico di zampogna “zoppa” rimasto in Abruzzo e nota con il nome di “zampogna cerquetana”; sella con frontale in argento con incisione di “S. Giorgio ed il drago”; ferri di S. Vito per il mal di denti; grande specchio (mq 3,5×2) con cornice artistica in legno e raffigurante Bacco, realizzata dal noto scultore del legno Pasquale Morganti (Teramo 1861); serie di fucili ad avancarica; grossa morsa di legno per tronchi del 1700; giacca di lana confezionata totalmente (dalla lana grezza al prodotto finito) a Cerqueto a fine ‘800; gioco popolare dei dadi del XVIII secolo. Tra le varie strutture dell’area esterna, vanno menzionati un tholos, la tipica struttura di pietre a secco che serviva da ricovero per i pastori; una carbonaia dimostrativa della produzione manuale del carbone; due grandi murales raffiguranti la cardatura della lana e l’aratura.
Servizi: accessibile ai disabili; piccolo bookshop.
Orari d’ingresso: il museo è in fase di allestimento quindi al momento è visitabile solo su richiesta.
Informazioni: Rione Colle, Cerqueto di Fano Adriano | sito www.cerqueto.net | mail cerquetoproloco@gmail.com | pec prolococerqueto@pec.cerqueto.net | tel. 0861 95124 – 0861 95185 | fax 0861 958264 | referente Giuseppe Mastrodascio, presidente Pro Loco Cerqueto, tel. 339 7966830.