Perdetevi tra le caratteristiche vie e sull’incantevole “Passeggiata Orientale” di Ortona, fiera cittadina di cultura e di mare, patria di eclettici artisti, una delle più apprezzate stazioni balneari della costa teatina.
Di antiche origini, ebbe un notevole sviluppo sotto i Frentani, soprattutto per la presenza del porto, il più importante d’Abruzzo. Visse il suo momento di decadenza nel Medioevo per poi risorgere sotto il dominio degli Svevi. Nel secondo conflitto mondiale fu teatro di cruente battaglie e venne quasi distrutta dai bombardamenti. Del suo passato conserva un notevole patrimonio artistico e architettonico, culminante nel maestoso Castello Aragonese.
Quanta storia, mistero e fascino in un castello! Grandioso esempio di architettura militare edificato nel XV secolo, sorge sul promontorio denominato “La Pizzuta“, che cade a strapiombo sul mare, da cui domina l’articolata e suggestiva costa adriatica. La costruzione del fortilizio, così come oggi la conosciamo, risale al periodo che va dal 1450 al 1470. La struttura precedente fu probabilmente voluta dal condottiero Giacomo Caldora, che fece costruire delle imponenti mura per proteggere Ortona dagli attacchi degli aragonesi, che però riuscirono a conquistare la città nel 1452.
Sono senz’altro da vedere: il Palazzo Farnese, che ospita la Pinacoteca Basilio e Michele Cascella, il suggestivo centro storico e i tanti musei, quali Museo Civico, Museo Diocesano, Museo Musicale Tostiano e Museo della Battaglia.
Il “Moro River War Canadian Cemetery”, testimonianza della Seconda guerra mondiale, è il luogo situato su una dolce collina dove in un giardino sereno e ordinato sono ospitate le pietre tombali di 1615 soldati del Commonwealth britannico, in massima parte canadesi, morti nel dicembre del 1943 durante i combattimenti per l’attraversamento del fiume Moro e successivamente nella Battaglia di Ortona. Nella parte meridionale si trova la piccola chiesa di San Donato, affiancata da un arco che funge da ingresso principale.
Il lungo litorale ortonese, dopo un primo tratto di spiaggia ampia e sabbiosa a nord, che comprende Località Foro, Lido Riccio e Lido dei Saraceni, cambia fisionomia e diventa un susseguirsi di insenature, baie, scogliere e promontori a picco sul mare con una ricca vegetazione di tipo mediterraneo. Qui ha inizio la suggestiva e peculiare “Costa dei Trabocchi” che si estende fino a Vasto. La ricettività è buona con moderne strutture alberghiere, campeggi e B&B.
Ortona è anche una meta importante di pellegrinaggio: la Cattedrale di San Tommaso, patrono della città, custodisce dal XIII secolo i resti terreni dell’Apostolo, celebrati annualmente nella Festa del Perdono.
Ortona non delude le aspettative culinarie, tipiche della regione: piatti tipici, da dover provare almeno una volta, sono la pasta al sugo di “pelosi”, ossia di granchi, le “pallotte cac’e ove”, polpette a base di formaggio, uova e pangrattato, la grigliata di “fegatazzi” (salsicce di fegato), seppie e piselli, baccalà e peperoni arrosto, baccalà e patate in umido e “pizze ‘e fuoije strascinate”, verdure ripassate in padella accompagnate con focaccia di granoturco.