Il Palazzo del Capitano ha sicuramente origini coeve a tutto l’abitato di Castelvecchio, e come su quest’ultimo non ci sono certezze sull’origine, sullo sviluppo e sulle proprietà succedutesi nel tempo. Nel 1313 è documentato l’insediamento in Castelvecchio di un signore proveniente da Carapelle, con ogni probabilità alle dipendenze del Conte Corrado I d’Acquaviva. La sua residenza doveva essere quasi certamente il Palazzo in oggetto poiché sul concio di chiave del grande portale d’ingresso è scolpito un leone rampante, effige araldica proprio degli Acquaviva.
Tra il XV e XVI sec. il Palazzo divenne proprietà dei Corsi, importante famiglia di mercanti proveniente dalla Toscana e con “sede” in Capestrano. I caratteri costruttivi del Palazzo ci documentano numerosi rifacimenti e trasformazioni, soprattutto dopo gli eventi sismici del 1703. Interessanti sono le storie popolari che si raccontano sul Palazzo. In particolare la tradizione vuole la presenza di un profondo “pozzo dei supplizi” con lame emergenti dalle pareti e dal fondo nel quale venivano gettati i condannati a morte.