Assaggiatene una goccia e tenetela in bocca per qualche secondo. Il suo sapore vi avvolge con note fruttate e “piccantine”.
Ora annusatelo.
Sentori di carciofo e di pomodoro si sprigionano da quella sola goccia verde, che non è semplice olio, ma l’extravergine di Pianella, in provincia di Pescara: un prezioso succo ottenuto da una varietà di olive a maturazione media-precoce, che già i Romani chiamavano “dritta”.
Vi trovate in una delle tre località del cosiddetto “Triangolo d’oro dell’Olio”, che insieme a Moscufo e Loreto Aprutino, dà vita all’Extravergine Dop aprutino-pescarese. Un elisir di lunga vita, nutrito dalle brezze marine e montane che si danno appuntamento sui fianchi delle colline di Pianella.
Preparatevi dunque, ad assaporarlo in uno dei numerosi frantoi della zona e fatene una scorta da riportare a casa: è uno shopping benefico e intelligente incentrato su un elemento principe della Dieta Mediterranea, tutelata dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Vi consigliamo di acquistare anche verdure e ortaggi sott’olio, dolcemente insaporiti con spezie naturali, da gustare come antipasto con le bruschette, o come contorno o ancora per farcire panini e focacce. Un modo per continuare a vivere e a ricordare il vostro soggiorno a Pianella, una volta tornati a casa.
Iscritto all’associazione nazionale “Città dell’olio”, sin dal 1100 il paese del Pescarese era al centro del commercio dell’oro verde (oltre al vino, alla lana, ai cereali e al pecorino) con Veneziani, Genovesi e Fiorentini, tempi in cui veniva chiamato Castrum Planellae ed era munito di un fortilizio.
Passeggiate per il centro con passo turistico, anche perché Pianella è una città tra quelle cosiddette “slow” e fa parte della rete italiana delle Città del Buon Vivere: la sua bellezza quieta si schiude armoniosamente tra i suoi antichi palazzi, pubblici e privati, con balconi a inferriate rigonfie, imponenti portali, finestre impreziosite da architravi e frontoni scultorei, stemmi, portichetti, androni e ornamenti vari. Ne è un esempio il portale del Municipio, del 1625, dal carattere classico-barocco, con ornamenti in pietra e figurine che reggono la pietra con iscrizioni latina.
Visitate la Parrocchia Sant’Antonio Dei Carmelitani, di antiche origini, trasformata in epoche diverse, e la chiesa di Sant’Angelo, in periferia, forse costruita intorno agli anni 331-340 sui resti di un tempio di Vesta. La facciata in laterizio è decorata con un ricco portale in pietra ornato da sculture romaniche e un artistico rosone a colonnine a raggiera, minuziosamente intagliate. All’interno, a tre navate, ammirate i resti di pregevoli affreschi del XII, XIV, XV secolo.
A tavola, tra gli altri piatti, vi aspettano gli arrosticini, il cui territorio d’origine secondo alcuni studiosi sarebbe quello a cavallo fra i comuni della zona del Voltigno, tra cui Pianella.
Siete quindi “a casa” dei “rustell”: gustate lentamente i bocconcini di pecora, che, alternati con pezzettini di grasso, si sciolgono in bocca.
La felicità è anche questa.
Cos’altro vedere:
- La chiesa di S. Domenico
- La Cappella di S. Ciriaca
- La Torre Civica
- La chiesa del Carmine
- Il Museo dell’Artigianato Ceramico Abruzzese