“Un paese ci vuole”, scriveva Cesare Pavese. E noi vi diciamo che un paese vi vuole, per farvi conoscere la sua minuta bellezza: si chiama Pietraferrazzana, in provincia di Chieti, e con i suoi 4 km quadrati di estensione è il borgo più piccolo della regione.
La sua “medievalità” si eleva a circa 350 metri d’altitudine specchiandosi sul lago artificiale di Bomba, nato dallo sbarramento del fiume Sangro, con una diga in terra battuta, la prima a essere realizzata con questa tecnica in Europa (1962).
Una liquida anima, che dà corpo al turismo del territorio.
Provate per credere.
Sulle sue sponde condivise con i Comuni di Bomba e di Colledimezzo, trovate strutture e servizi, dove pernottare e affittare battelli, barche a vela, canoe, per praticare le discipline acquatiche a voi più consone, come il windsurf, lo sci nautico o, semplicemente, solcando lo specchio d’acqua su un placido pedalò per godere piacevolmente dello scenario naturale intorno al lago, in tutta sicurezza.
Se invece preferite cimentarvi nella pesca sportiva, cavedani, carassi, carpe, persici reali, tinche, anguille e trote, vi aspettano in quello che sembra un occhio azzurro, che si allunga per 7 km nel verde circostante con una profondità variabile, da un livello minimo all’ingresso dell’immissario, nei pressi di Villa Santa Maria, al massimo di 57 metri e mezzo.
Il piccolo centro storico è raccolto sotto una vertiginosa rupe di pietre arenarie e calcaree, su cui giacciono le vestigia di una fortezza risalente al XVI secolo.
Poco più in basso, lungo l’abitato disposto a gradoni sulle scoscese pareti del monte, trovate una bella chiesa dedicata a Santa Vittoria, la cui esistenza è attestata da una citazione del Chronicon Farfense, che fa supporre l’edificazione del monumento religioso nel periodo romanico.
Sulla facciata rimaneggiata, ammirate un grande arco a rilievo a tutto sesto, che racchiude il portale e una finestra sovrastante, mentre sulla fiancata destra è il campanile, a pianta rettangolare, suddiviso in due zone: in quella inferiore la cella si apre sui quattro lati con un arco allungato, nella superiore è collocato l’orologio. All’interno, a una sola navata, trovate decorazioni barocche che adornano la volta a botte e gli altari laterali, mentre nel presbiterio il vostro sguardo è attratto da un fastoso altare.
La cucina tipica della provincia di Chieti vi accoglie come in un grembo materno, confermando la validità del soggiorno, che avete scelto di sperimentare a Pietraferrazzana: tra i primi, assaggiate il rintrocilo (dal nome del mattarello con profonde scanalature, utilizzato subito dopo aver steso la sfoglia di pasta), i ravioli con ricotta e zafferano; tra i secondi, l’agnello alla brace, le patate sotto il coppo, le pappardelle al sugo di papera.