Affacciatevi dalla “terrazza della Valle Peligna”, Prezza, a 580 metri d’altezza, e vi pare di volare sotto il cielo, al cospetto silenzioso delle più belle montagne d’Abruzzo, la Maiella, il Gran Sasso, il Sirente. Giganti dell’età “milionaria”, chiamati a rapporto per infondere al borgo valore e bellezza.

Antichissimo, come il paesaggio di cui vi state nutrendo, è il minuscolo abitato, citato nel celebre “Chronicon” del 887 d.C. dei Benedettini di San Clemente a Casauria fra i loro possedimenti, ma le sue origini sono più antiche: lo raccontano i reperti di tombe, resti di antichi edifici, epigrafi, di età pre-romana e romana, affiorate nel territorio dove doveva sorgere un “Pagus Lavernae”.

Venne quindi fortificata divenendo uno dei punti difensivi più importanti della Valle Peligna. Di quel periodo, potete scorgere le tracce delle mura fra le antiche case che compongono il centro storico, fra archi, camminamenti, stretti vicoli, gradinate, architetture spontanee dall’atmosfera medievale, piccole botteghe e locali che propongono la cucina locale confezionata con i prodotti a km zero della zona.

Tra questi, non perdete il carciofo di Prezza, dalla forma tondeggiante e dal delicato sapore, coltivato nel territorio circostante.
Se siete qui in giugno dovete partecipare al Festival dedicato al pregiato ortaggio, per gustare una vasta gamma di piatti a base di carciofo, come la frittata, il risotto, la pasta e molte altre specialità, tutte preparate con la “star” locale.

L’evento prevede anche attività culturali e folkloristiche, come spettacoli di musica e balli tradizionali, mostre di artigianato locale e visite guidate ai campi di coltivazione dei carciofi, oltre alla degustazione dell’ottimo extravergine d’oliva, del Montepulciano d’Abruzzo e alla scoperta di un altro prodotto d’eccellenza, rinomato per l’elevato contenuto di principi attivi: l’aglio rosso della frazione Campo di Fano, celebrato in un’altra sagra, a fine luglio. 
Una buona occasione di degustazione, di conoscenza. E di divertimento.

Nel centro, visitate la chiesa di Santa Lucia, risalente al XV secolo, con il portico che custodisce un affresco della Madonna del Rosario e altri dipinti raffiguranti San Cristoforo, San Michele Arcangelo. All’interno, ammirate gli altari della Madonna del Rosario, Sant’Antonio Abate e Madonna Addolorata e un bell’affresco raffigurante la Madonna con Bambino.

Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria del Colle, del XII secolo, con la facciata in stile romanico e l’interno caratterizzato da un’unica navata a botte.
 
Se avete altro tempo da dedicare al grazioso borgo, andate a passeggiare lungo le sponde del vicino fiume Sagittario, che regala a chi ne ha la passione, ricche pescate.