Arroccato su un costone alle pendici del Monte Cagno, a dominio dell’ampia Piana delle Rocche, Rocca di Cambio è il comune più alto dell’Appennino.
Il borgo è un affermato centro di turismo e sport invernali, grazie anche alla realizzazione della stazione sciistica di Campo Felice, scelto da molti anche come meta per le vacanze estive, piacevoli, rilassanti, all’insegna del sole e dell’aria pura e fresca, che accompagnano delicatamente le lunghe passeggiate.
Rocca di Cambio, però, non è solo sport e pace naturale. Già che siete in questo splendido e antico borgo, approfittate per guardarvi un po’ intorno e scoprire qualche sua piccola chicca. Passegiando vi troverete a costeggiare la Torre del Castello longobardo del IX secolo, i cui ruderi furono inglobati nella costruzione della torre campanaria della Chiesa di San Pietro tra il XIV e il XVII secolo.
Vi suggeriamo, già che siete lì, di soffermarvi per una prima tappa proprio alla Chiesa e Collegiata di San Pietro: originaria del X secolo, nei secoli è stata restaurata e decorata ulteriormente, in particolare con l’ampliamento del XIV secolo, creando una simbiosi di particolare bellezzza tra i diversi stili artistici. Originariamente doveva avere tre navate, ridotte a una dopo il grande terremoto del 1703. Un recente restauro ha riportato alla luce importanti archi in pietra di epoca romanica nella navata centrale ed un arco in pietra a tutto spessore di accesso alla scala del campanile.
Proseguite, poi, verso la Chiesa Madre o Dell’Annunziata che, edificata nel XVI secolo a pinata rettangolare a tre navate, dalla facciata a scorrimento orizzontale con suddivisione in paraste, custodisce un fonte battesimale del 1569 e una statua di legno di Santa Lucia del ‘400.
Una destinazione di particolare pregio e bellezza è l’Abbazia di Santa Lucia, risalente al XII secolo. Chiesa storica, è la più importante del borgo per il pregevole ciclo di affreschi del XIII-XVI secolo di pittori abruzzesi di scuola giottesca, che rappresentano scena di vita di Santa Lucia, della Passione, della Resurrezione, dell’Assunzione di Maria Vergine e un’intera parete dedicata all’Ultima Cena.
Sedetevi a mangiare e assaporate alcune leccornie, come sagne e fagioli, polenta, formaggi, jju Cerijje, ovvero un arrosto di pecora alla brace, o la pizza sfogliata. A voi la scelta tra tutte queste bontà.