Beni Culturali e Ambientali

Roccacasale

By 30 Novembre 2023No Comments

Arrampicatevi sulle rocciose pendici del Monte Morrone e raggiungete il grazioso borgo di Roccacasale, protetto dal suo guardiano fidato il Castello, vedetta della Conca Peligna, testimonianza di una ricca vita medievale, costellata di dame e cavalieri, di passeggiate a cavallo e duelli d’onore. Il Castello De Sanctis ha una particolarità che vi invitiamo ad indagare: ha una pianta triangolare con una torre trapezoidale posta al suo apice. Queste particolari caratteristiche lo elevano ancor più verso il cielo, aumentandone il dominio sulla Valle. All’interno del perimetro sono conservate ancora rovine di edifici in pietra, con ulteriori difensive: entrarvi fa rivivere i secoli gloriosi ormai passati.

Nel cuore di Roccacasale, poi, troverete la graziosa Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al 1579, dalla facciata settecentesca. In una nicchia nella facciata è presente una statua in pietra raffigurante l’Arcangelo secondo l’iconografia classica, ovvero con le ali e la spada sguainata, simbolo della lotta contro Satana, rappresentato, in questo caso, da un drago.

La storia e la bellezza del borgo, però, non finisce qui. Proseguendo la vostra scalata, superando di poco il centro abitato, troverete un sito archeologico di grande rilievo, Colle delle Fate, a 725 metri di altezza. Si tratta di un centro fortificato, contenente ancora i resti di una cinta muraria di notevole lunghezza, la cui scoperta permise di individuare i primi insediamenti nel territorio nell’età del bronzo.
Che magiche testimonianze, tra antica epoca preromana e glorie medievali. Vi privereste mai della scoperta di tali bellezze?

Se davvero tutto questo non è bastato a convincervi, proviamo, allora, a prendervi per la gola: formaggio pecorino, la ranere, ovvero granturco ammollato e bollito salato con olio, aglio e peperoncino, piatto semplice ma ricco di gusto, frittata con i crastatiegl, gnocchi e polenta, a cui si aggiunge lu sangunacce, un dolce particolare realizzato con  sangue freschissimo di maiale mescolato con mosto cotto e fatto bollire per circa due ore insieme a scorze di arance, mandorle e noci tritate, zucchero, strutto, aromatizzato con vaniglia, cannella e noce moscata. Una tradizione culinaria strettamente legata ai prodotti dell’allevamento e dell’agricoltura.
Siamo certi stiate già organizzando il vostro weekend a Roccacasale!