
<p><strong>Dove si trova</strong>: Roccaraso sorge nel comprensorio degli Altopiani Maggiori, non lontana dalle aree dei due grandi Parchi Nazionali: quello storico d’Abruzzo e quello della Majella.</p>
<p><strong>Perchè visitarlo</strong>: è una rinomata località turistica dell’Appennino Abruzzese. ll patrimonio naturalistico, le notevoli attrezzature sciistiche e sportive, la ricca dotazione alberghiera e commerciale e la consolidata fama di prestigiosa stazione Appenninica di turismo montano, rappresentano il biglietto da visita che Roccaraso offre ai propri ospiti. Situata a 1250 m s.l.m. è conosciuta già dai primi del 900. La sua tradizione turistica parte da lontano e già negli anni tra le due guerre ospitava la famiglia regnante ed eminenti personalità dell’epoca. Al visitatore Roccaraso propone un bacino sciistico (Aremogna-Pizzalto-Montepratello Rivisondoli) con trenta modernissimi impianti a fune, centodieci chilometri di piste perfettamente innevate e assistite dal più ampio e moderno impianto di neve programmata. Le piste da fondo, lo snow-board, la possibilità di praticare sci-escursionistico, lo stadioghiaccio, completano un’offerta senza pari, in un ambito naturalistico di assoluto pregio. Roccaraso: la Montagna desiderata tutto l’anno. La località è, infatti, luogo ideale anche per la vacanza estiva. Le grandi aree verdi circostanti, che consentono escursioni di ogni grado verso una natura incontaminata, con flora e fauna tipiche degli ambienti naturali protetti, il clima, l’attrezzatura sportiva e i centri benessere, il programma di accoglienza e di manifestazioni, gli appuntamenti serali e le tante possibilità di svago, sono gli ingredienti per una vacanza all’insegna del relax e del benessere psico-fisico, che si arricchisce ulteriormente con le proposte dei vicini centri di Rivisondoli e Pescocostanzo. Invidiabili sono anche le risorse per il turismo congressuale, con la magnifica sala comunale, per 400 posti, con buvette, impianto televisivo a circuito chiuso, multiconferenza e attrezzature multimediali, superfici di supporto per la sala stampa, accounting e services. Altre risorse per convegni sono ubicate presso la locale Scuola Alberghiera.</p>
<p><strong>Cosa vedere</strong>: </p>
<p>Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta situata davanti alla Rocca di Roccaraso, vale a dire l’antica Torre del castello, usata nel XIX secolo come torre dell’orologio, attualmente in via Caracciolo, 3. Risale a prima del XVI secolo e ai primi del Seicento fu rimaneggiata.Della chiesa originaria rimane solamente la statua d’argento di Sant’Ippolito, patrono di Roccaraso, di scuola orafa napoletana, donato dal barone Donato Berardino Angeloni nel 1688 alla chiesa.</p>
<p>Eremo della Madonna della Portella che si trova sulla strada tra Roccaraso e Rivisondoli, all’altezza di località Monte Pratello. Fu edificato nel 1589 su una precedente cappella votiva, poi trasformato in un rifugio con un pozzo. L’ultimo eremita fu frate Nicola Di Coccia da Palena, ovvero Teodoro Di Biase, morto nel 1968 proprio nell’eremo. Nel 1875 fu restaurato ampiamente a seguito del crollo del tetto e del prezioso soffitto dorato a zecchino, e dipinto con scene bibliche, e venne realizzata una semplice volta a botte in pietra e cemento, con dipinti murali del presbiterio risalenti al 1924. Conserva una statua della Santa Vergine, portata in processione sull’altipiano dell’Alto Sangro il primo martedì dopo Pentecoste</p>
<p> </p>
<p>Chiesa di San Bernardino, posta tra via Roma e viottolo San Bernardino, risulta edificata nel 1851, da una scritta sul portale. La via ov’è edificata, secondo la tradizione di Roccaraso, San Bernardino si soffermò durante una sua missione di evangelizzazione. La chiesa fu restaurata nel 1715 e riedificata nel 1954.[7] Ha semplice impianto rettangolare di cappella di montagna in stile ticinese, con facciata terminante a triangolo, e piccola pertica triangolare che ripara all’ingresso dalla pioggia. Il campanile è a vela, l’interno a navata unica termina con un’abside semicircolare.</p>
<p>Chiesa di San Rocco edificata nel 1656 come grazia ricevuta per la fine della peste (San Rocco è il patrono degli ammalati di tale malattia), nel 1743.</p>
<p>Chiesa di San Bartolomeo in Pietransieri, del XVIII secolo, caratterizzata da portale architravato con la lunetta recentemente decorata dal mosaico del Cristo, e sovrastato da un finestrone rettangolare centrale. L’interno è a navata unica, con soffitto a capriate lignee, due nicchie laterali per accogliere i santi, i quadri della Via Crucis, e il capo altare poggiato sulla parete fasciata in legno, con un monumentale Crocifisso.</p>
<p>Chiesetta della Madonna delle Nevi in Aremogna, in posizione elevata, si affaccia sulla piana, posta accanto al complesso di hotel turistici.</p>
<p>Sacrario ai Caduti Senza Croce di Monte Zurrone e Sacrario dei Caduti del Limmari</p>
<p><strong>Cosa mangiare:</strong> gnocchi, tacconelli e tacconi, polenta con carne di maiale soffritta o con ragù di castrato, .orapi e cicoria selvatica, zuppe di legumi, dolci tipici come le scaglie, gli amaretti, le pizzelle.</p>
<h6>L.T. 02-04-2021</h6>