Beni Culturali e Ambientali

Sant’Eusanio Forconese

By 30 Novembre 2023No Comments

Dicono che l’Aterno abbia le acque tra le più fredde dei fiumi italiani, ma per piccolo borgo di Sant’Eusanio Forconese, che lo guarda da centinaia d’anni, dall’alto dei suoi oltre 500 metri, è un dettaglio irrilevante. Loro, sono amici e alleati di lunga data e contribuiscono a rendere il territorio un meraviglioso scenario di natura, fortunatamente ancora intonsa. 

Venite a verificare di persona, organizzando un soggiorno proprio qui, nella media valle dell’Aterno, a circa 18 km dall’Aquila, dove il paese vi aspetta garantendovi una vacanza fresca, con una temperatura media di 22 gradi, come quella delle migliori stazioni climatiche.

Lo trovate accoccolato su una protuberanza del monte Cerro, a indicare la sua parte più antica, che si eleva a nord: ciò che rimane del Castello-recinto, edificato probabilmente tra il XII e il XIII secolo, che spicca, anche a parecchi km di distanza, con l’annessa chiesa della Madonna del Castello. 
Osservate il perimetro murario, in parte ristrutturato, collegato da 5 torrioni semicircolari e 4 quadrangolari, mentre il lato ovest è difeso da un fosso parallelo alle mura. Probabilmente all’inizio del Settecento, quando il fortilizio perse la sua funzione difensiva, venne costruito a ridosso delle sue mura il monumento religioso con copertura a capanna, con un minuscolo campanile a vela e una semplice facciata su cui si apre un portale incorniciato in pietra e sormontato da un timpano. 

Se siete fortunati, potete visitare l’antichissima parrocchia di Sant’Eusebio (che, nel momento in cui scriviamo, è ancora oggetto degli ultimi restauri, in seguito al terremoto del 2009), fondata nell’VIII secolo e più volte rimaneggiata e trasformata.
Notevole è la cripta, a sette navatelle, con tre absidi; al centro, trovate l’antico altare con le spoglie del Santo.

Raggiungete la frazione di Casentino, il cui nucleo abitativo ha la caratteristica forma semicircolare, che s’inerpica lungo una costa boscosa sull’imponente sfondo del Monte Cagno
Sulla parete scorgete le rovine di un’antica struttura di avvistamento detta “Muro Murato”, in diretto collegamento visivo da una parte con il monastero di Santo Spirito, nel comune di Ocre, e dall’altra con il territorio dell’antica Signoria di Barile, l’attuale Villa Sant’Angelo

Vi aspettano a tavola i piatti tipi della provincia dell’Aquila e, più in generale, d’Abruzzo, come i maccheroni alla chitarra, le sagne con i fagioli, le pappardelle e le tagliatelle al ragù di cinghiale, l’agnello a scottadito, le “pallotte cacio e ov”, il formaggio arrosto. Senza tralasciare gli arrosticini, ambasciatori della regione, conosciuti in tutto il mondo.