Il Santuario sorge sul luogo della miracolosa apparizione della Vergine. La leggenda narra che l’11 giugno 1576 un contadino di Pollutri, recitando il rosario, andava verso il proprio campo per constatare i danni di una violenta grandinata. Udito il suono della campana che annunciava la messa, si inginocchiò a pregare. A quel punto nei pressi di un querceto apparve la Madonna, che gli rivelò che la tempesta aveva risparmiato il suo campo e lo invitò a indurre i suoi concittadini a rispettare il riposo festivo. Venne eretta, a ricordo dell’avvenimento, una piccola cappella che nei secoli è stata ampliata, fino all’attuale santuario consacrato nel 1962. La facciata in stile rinascimentale ha tre portali; l’interno, a croce latina, è a tre navate. Sull’altare maggiore è posta l’effige autentica dipinta subito dopo l’apparizione, mentre dalla Cripta si accede al luogo della comparsa. Da visitare anche la Stipe Votiva dove i fedeli, per implorare o ringraziare la Madonna, lasciano i loro ex-voto e il piccolo museo diocesiano. Al Monastero è annessa un’importante Biblioteca Monastica che custodisce circa 70.000 opere riguardanti per lo più le discipline religiose, tra cui preziosi volumi antichi di cui numerosi manoscritti, quattro incunaboli, 421 cinquecentine, 614 Seicentine e oltre 3.000 opere del ‘700. Ogni anno l’11 giugno i pellegrini arrivano da ogni parte dell’Abruzzo e da fuori regione, per partecipare con devozione alla Messa e alla processione.