Il Santuario conserva una miracolosa immagine della Madonna col Bambino (bassorilievo in pietra). Fu eretto alla fine del XVI secolo nel luogo in cui, secondo la tradizione, l’effigie della Vergine, trasportata da terre lontane, divenne così pesante da non poter essere più rimossa.
Affacciata sull’Altopiano delle Cinque Miglia, questa chiesa era meta di eremiti che si isolavano qui per meditare e pregare. Fu edificata nel 1589; è stata sottoposta a lavori di ristrutturazione nel 1875, anno in cui crollò il tetto distruggendo il soffitto dorato a zecchino e dipinto con soggetti biblici: una parziale ricostruzione portò alla realizzazione di una volta a botte, al posto del precedente soffitto ligneo. L’edificio ha pianta longitudinale; sul fronte principale si aprono tre porte che immettono alla foresteria, alla sacrestia e all’ambiente liturgico. Il portale della chiesa presenta due raffigurazioni di cherubini di arte barocca; il presbiterio è rialzato e separato da una balaustra di marmo con ornamenti di angeli in gesso. L’altare, dove è posto il quadro della Madonna della Portella, è a bassorilievo con decorazione lignea. Su una delle due pareti più corte si aprono una balconata con parapetto in muratura del ‘900 e una porta che conduce a quello che un tempo era il loggiato, nelle cui vicinanze si trova la pietra tombale di un eremita. Ogni anno, il primo martedì dopo la Pentecoste, viene festeggiato in modo molto sentito da tutta la popolazione e dai paesi limitrofi.