Più che la città del vino, è “il vino nella città”. È Tollo, piccolo grande borgo in provincia di Chieti, al centro di un patrimonio paesaggistico fortemente vitato, che ha forgiato con passione e oculatezza i saperi e l’economia di una comunità.
La chiave del suo successo? Non aver buttato un chicco della sua tradizione quasi millenaria legata al vino puntando specie negli ultimi anni alla coltivazione sostenibile grazie al metodo di gestione della vigna con la “pergola” (detta anche tendone o capanna).
Guardatevi intorno: decine e decine di ettari scorrono ordinati sotto il vostro sguardo dando vita alle geometrie perfette delle colline, rese omogenee e armoniose da questa tecnica, che dà vita a un paesaggio rurale unico da tutelare e da proteggere, in attesa di entrare a far parte della lista dei beni Patrimonio dell’umanità Unesco.
Per capire meglio di che cosa si tratta non dovete far altro che partecipare alla vendemmia: un evento quasi sacrale che coinvolge tutto il territorio (circa il 90 per cento è vitato) dandovi la possibilità di scoprire i segreti di questo tipo di allevamento attraverso l’esperienza dei vignaioli. Sapevate, per esempio, che l’apparato fogliare della pergola, con una potatura a corto raggio, è in grado di rispondere ai cambiamenti climatici e all’innalzamento della temperatura? La sua copertura offre infatti un’ottima aerazione, permette la fotosintesi ed evita che i grappoli vengano colpiti direttamente dai raggi solari impendendo la disidratazione dell’uva e favorendo l’aumento della gradazione zuccherina.
Di vigne e di vino se ne parlava – pensate – già dal 1067, anno in cui risale la testimonianza scritta più antica in cui Tollo appare come paese in cui è prodotto il vino destinato al commercio attraverso il vicino porto di Ortona.
Visitate in paese, su appuntamento, l’Enomuseo Tollo, che vi racconta il rapporto tra il vino, il territorio e la sua gente con i suoi tre piani espositivi dedicati alla sua storia e alla sua coltivazione, ai corsi di formazione, alla degustazione e alla vendita, con eventi e seminari attinenti alla sua cultura.
Una tradizione quasi millenaria in cui il valore del territorio si esprime con la lingua universale del Montepulciano d’Abruzzo e del Trebbiano d’Abruzzo, campioni del mondo, cui si affiancano la Cococciola, la Passerina e il Pecorino, che vi accompagnano a tavola mentre gustate i tipici manicaretti della provincia di Chieti.
Assaggiate anche “toll’ e fave”, piatto povero a base di fave e di tolle dell’aglio, e non perdete, se siete nella giusta stagione, la “Regina bianca”, la celebre uva di Tollo.
Cos’altro vedere:
- La Chiesa Maria S.S. Assunta
- La Chiesa di Santa Marina
- Il palazzo baronale dei Nolli
- Il Teatro all’aperto
- La rievocazione storica dell’assedio dei Turchi (evento)