Le origini dell’antico complesso fortificato di Collelongo risalgono a non prima dei secoli XI-XII, epoca in cui il borgo viene citato dalle fonti prima come castrum e poi come castellum. Il feudo fu contea dei Marsi fino all’XI secolo, per poi passare sotto il conte Ruggero d’Albe in quello successivo. Sulle mura si aprivano due porte principali, sull’asse longitudinale, delle quali una, Porta Jò, si conserva ancora, e due porte più piccole, sull’asse trasversale.
Oggi sono ancora riconoscibili tracce di apparati difensivi con tipologia turrita, come la costruzione presente al centro di Piazza San Rocco. Essa doveva essere una torre isolata attorno alla quale si sviluppò successivamente l’antico borgo; completamente in pietra e di pianta quadrata, si presenta oggi come il frutto di vari rimaneggiamenti e modifiche. Il terremoto del 1915 ha inoltre causato il crollo dell’ultimo piano, la cui presenza è testimoniata da foto d’epoca anteriori a tale data.
La struttura della torre si caratterizza per una tecnica costruttiva piuttosto lineare, basata sull’utilizzo di conci di pietra calcarea squadrati. L’impianto, a parte la presenza di alcuni elementi originari inglobati nella struttura successiva, è sicuramente posteriore al XIII secolo. La torre venne infatti rinforzata nel XIV secolo e utilizzata nel Rinascimento come mastio dell’abitato, con l’adiacente Palazzo baronale.