La torre c.d. “dell’orologio” del XV sec. faceva parte del più complesso sistema difensivo del borgo di Fontecchio. ll’interno della Comunità Montana Sirentina e del Parco Regionale del Sirente-Velino.
La storia, antichissima, si respira nel borgo, nelle sue viuzze, nelle sue chiese che rendono la visita indimenticabile: porte di accesso, palazzi medievali, torri, secolari fontane si palesano in tutta la loro bellezza percorrendo le piccole stradine.
La torre sovrasta la Porta del Santi e si presenta con sezione quadrangolare, realizzata con spesse mura, con elegante apparato a sporgere costituito da beccatelli su mensola a triplice aggetto. Una facciata è impreziosita da un antico orologio, considerato tra i più antichi d’Italia, come confermato dal quadrante suddiviso in sei ore e dal meccanismo, ancora in funzione, che muove la sola lancetta delle ore. Ogni sera emette 50 rintocchi a memoria dei 50 giorni dell’assedio spagnolo del 1648 che ebbe fine grazie all’impavida Marchesa Corvi che uccise il comandante delle truppe nemiche.
La torre ospita una mostra fotografica permanente sui luoghi dell’aquilano prima e dopo il sisma del 2009 : lo Spazio della Memoria, dove si trova anche un’antica vasca in pietra per pigiare l’uva, fregi romani provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Vittoria e dei bassorilievi medioevali fra i quali uno con Golgota, calice e serpente ‘del sapere’ attribuito ai cavalieri templari ed un altro con un drago che ingoia un uomo.
Da visitare nei dintorni lo stupendo borgo medievale di Fontecchio, la fontana trecentesca, il Convento di S. Francesco, l’agglomerato agropastorale delle “pagliare”, l’Oasi di Fontecchio.
La torre è visitabile nei giorni di sabato e domenica.