Il PROGRAMMA di OTTOBRE di Ur-FEST IL TEATRO DELLA CITTA’ (terza edizione), un progetto di spettacoli ed eventi che avranno luogo – in una prima fase – dal 16 Ottobre al 30 Dicembre 2020 presso il Teatro comunale di Popoli (Pe). Per poi proseguire nei mesi iniziali del 2021 in una lunga sequenza di proposte che spaziano dal teatro alla danza, dalla musica alle narrazioni (incontri, seminari, presentazione di libri,…) Il Programma del mese di OTTOBRE inizia con la presentazione del libro di poesie di Antonella Pallotta e prosegue con spettacoli e incontri del DRAMMATEATRO nel suo 35° anniversario di fondazione.
“Raccontare il futuro. Sembra un paradosso, forse lo è, ma fino ad un certo punto. Di fatto, ciò che realizziamo attinge alle esperienze che hanno segnato il passato e che trovano sintesi in un presente che muove, che vuole immaginare un futuro possibile. Perchè questa è la memoria, quantomeno quella che segna il presente. Ma la memoria del presente ha l’assoluta necessità di proiettare visioni di futuro, altrimenti è soltanto uno stato di consolatoria quanto ingannevole stasi del pensiero progressivo. Per quel che riguarda il teatro poi, risulta acclarata la sua essenza di segno progressivo: si nutre dell’esperienza del corpo che attraversa i luoghi della relazione umana; agisce nello spazio del presente determinando profondi scambi d’intensità; pulsa del segno performativo che in quanto tale, in quanto arte, non può che essere destinato al suo specifico contributo di futuro. Il teatro vive del rito nel quale si inscrive la sua essenza relazionale e culturale, il terreno nel quale l’esperienza percettiva e cognitiva del corpo, dei corpi, dell’attore e dello spettatore, traccia un possibile destino di socialità e coesione, producendo visioni destinate ad un altrove che sfora la bellezza del segno, la sua inafferrabile tangibilità.Affinchè il rito sia efficace occorre innanzi tutto che l’opera, lo spettacolo, sia efficace. E l’opera della scena dal vivo, la sua producibilità irriproducibile, ha un nucleo atomico preciso: la memoria del corpo attraverso il quale gli artisti proiettano la propria necessità e l’espressione del proprio sapere scenico. Così, il Festival è concepito come un luogo dove la memoria del corpo, quella degli artisti, informa e sostiene la necessità d’arte, nelle diverse forme e possibilità che la creazione scenica contempla: dal teatro alla danza, dalla musica al canto, dalla narrazione delle esperienze alla poesia e così via. In questo senso il prefisso “Ur” anticipa in modo speciale l’elemento mnemonico (anche primordiale) e diventa un rafforzativo ben capace di sostanziare il contesto di “festa”, Festival appunto, dotandolo di una energia che proietta la necessità irrinunciabile della creazione artistica verso il futuro. Perchè se l’opera è efficace lascia il segno nella mente dei suoi protagonisti, degli artisti e dei loro spettatori, dilatando la sua esperienza relazionale nei luoghi della sensibilità e della socialità alta. Per questo il teatro è necessario, perché è un indispensabile veicolo di trasmissione della memoria del presente: attinge dal passato ma transita nell’oggi e si proietta nelle visioni di futuro. Anche questo è Ur-FEST Il Teatro della Città.” (Claudio Di Scanno – Drammateatro)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – In ragione delle norme anti COVID-19 l’accesso in teatro è regolato da un dispositivo di sicurezza che prevede obblighi precisi: distanziamento, mascherina e misurazione della temperatura all’ingresso. I POSTI SONO LIMITATI, E’ PERTANTO OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI VIA WHATSAPP AL NUMERO 347.7937963.
L.T. 13-10-2020