Beni Culturali e Ambientali

Villa Santa Maria

By 30 Novembre 2023No Comments

Fu un cuoco di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, a preparare, nel castello dei Bovino, a Crecchio, la cena per Vittorio Emanuele III e la sua famiglia, in viaggio verso l’Italia già occupata dagli angloamericani, l’8 settembre 1943. 

Questo, e numerosi altri gustosi racconti, li potete conoscere visitando su appuntamento il singolare Museo del Cuoco, ospitato a Palazzo Caracciolo: una realtà più unica che rara, che offre una raccolta di testimonianze storiche dell’attività dei grandi cuochi di Villa Santa Maria, con una ricca documentazione cartacea e fotografica sul lavoro da loro svolto nei più grandi alberghi del mondo e nelle case di nobili e titolati, e con una serie di oggetti dagli stessi utilizzati.

Alcuni pannelli, come notate, raccontano la storia e la suddivisione di questi chef stellati: c’erano i Maccaronari, i Pastari e i Monzù (coloro che erano al servizio delle famiglie nobili e prestigiose).
Se non l’avete ancora capito, vi trovate nella patria dei cuochi, in posizione strategica lungo la Val di Sangro, a pochi chilometri dalle sponde meridionali del lago di Bomba. Lo annuncia il cartello che vi dà il benvenuto nel borgo.
Qui, tra le case arrampicate su uno sperone di roccia, sono nati cucinieri illustri, autori di banchetti memorabili presso tutte le corti europee. Domanderete voi il perché. 

La tradizione nacque nel XVI quando molti castelli del Medio Sangro erano dominati da un’antica famiglia napoletana, i Caracciolo di Pisquizi, che diede anche un Santo alla Chiesa e un patrono, protettore dei cuochi, San Francesco, nato a Villa Santa Maria nel 1563.
Fu un rappresentante di questa famiglia a portarsi con sé fino a Napoli un cuoco villese, che dette un’ottima prova della sua arte culinaria. Altri chef locali furono allora chiamati a dirigere “le danze” gastronomiche di altre famiglie patrizie, con un’emigrazione che seguì nei secoli successivi, coinvolgendo anche i paesi vicini, grazie anche alla Scuola alberghiera di Villa Santa Maria, che ebbe inizio nel XVI secolo all’interno del Castello della famiglia Caracciolo, e all’attuale Istituto Alberghiero, ancora punto di riferimento per la formazione di nuovi professionisti della cucina internazionale.

Una storia bellissima, che vi invitiamo a sperimentare specialmente a tavola, dove si consumano le delizie abruzzesi, come i “maccheroni alla chitarra” e quelle locali, come gli Uccelletti, dolcetti a forma di uccellini, ripieni di marmellata d’uva, preparati in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate o durante il periodo pasquale. 
Non mancate di degustare il punch di Villa Santa Maria, creato proprio nel borgo, e una serie di altri liquori prodotti da aziende locali, come l’amaro villese.

Cos’altro vedere:

  • Palazzo Caracciolo
  • Palazzo Castracane
  • La Sorgente del Pecoritto
  • La chiesa di San Nicola
  • La chiesa della Congrega
  • La chiesa di Santa Maria in Basilica